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Questo articolo è stato pubblicato il 13 febbraio 2013 alle ore 10:44.

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da farsi monaco».

Ore 11,26. Cita Pavel Florenskij, Dorothy Day ed Etty Hillesum
Alla penultima udienza generale in Vaticano, infatti, Benedetto XVI cita tre giganti della spiritualità mondiale, ma anche tre figure controverse e lontane, per molti versi, dall'ortodossia cattolica: il teologo ortodosso Pavel Florenskij, Dorothy Day, campionessa dei diritti dei lavoratori, cattolica di origini protestanti, icona 'pro life' dopo aver abortito, e Etty Hillesum, giovane donna ebrea olandese morta nel campo di concentramento nazista di Auschwitz dopo aver lasciato un celebre diario del suo dialogo a dir poco singolare con Dio e la fede.

Ore 11,24. C'è la tentazione di sottomettere Dio ai propri interessi
«Superare la tentazione di sottomettere Dio a sé e ai propri interessi o di metterlo in un angolo e convertirsi al giusto ordine di priorità, dare a Dio il primo posto, é un cammino che ogni cristiano deve percorrere», ha detto papa Benedetto XVI. Il pontefice ha fatto un «invito quaresimale» alla conversione. Tutto ciò, ha poi aggiunto, «significa seguire Gesù in modo che il suo Vangelo sia guida concreta della vita; significa lasciare che Dio ci trasformi, smettere di pensare che siamo noi gli unici costruttori della nostra esistenza; significa riconoscere che siamo creature, che dipendiamo da Dio, dal suo amore, e soltanto «perdendo« la nostra vita in Lui possiamo guadagnarla. Questo esige di operare le nostre scelte alla luce della Parola di Dio».

Ore 11,18. Chiedersi nel silenzio cosa conta davvero nella vita
«Il deserto, dove Gesù si ritira, è il luogo del silenzio, della povertà, dove l'uomo è privato degli appoggi materiali e si trova di fronte alle domande fondamentali dell'esistenza, è spinto ad andare all'essenziale e proprio per questo gli è più facile incontrare Dio», ha ricordato il Papa. La catechesi era dedicata alle tentazioni di Gesù. «Ma il deserto - ha spiegato ancora Benedetto XVI - è anche il luogo della morte, perchè dove non c'è acqua non c'è neppure vita, ed è il luogo della solitudine, in cui l'uomo sente più intensa la tentazione. Gesù va nel deserto, e là subisce la tentazione di lasciare la via indicata da Dio Padre per seguire altre strade più facili e mondane», ha commentato Benedetto XVI, riflettere sulle tentazioni a cui è sottoposto Gesù nel deserto è un invito per ciascuno di noi a rispondere ad una domanda fondamentale: che cosa conta davvero nella nostra vita?».

Ore 11,14. Ovazione al termine della catechesi in italiano
Un lunghissimo applauso dei fedeli dell'Aula Paolo VI ha salutato Benedetto XVI al termine della catechesi in italiano nel corso dell'udienza generale. I fedeli hanno lungamente applaudito il Pontefice, sorridente, che salutato con la mano la folla.

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