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Questo articolo è stato pubblicato il 13 febbraio 2013 alle ore 10:44.

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Ore 11,14. Tante le prove del cristiano nella società attuale
«Le prove a cui la società attuale sottopone il cristiano sono tante, e toccano la vita personale e sociale», ha detto Benedetto XVI. «Non é facile - ha elencato - essere fedeli al matrimonio cristiano, praticare la misericordia nella vita quotidiana, lasciare spazio alla preghiera e al silenzio interiore. Non é facile opporsi pubblicamente a scelte che molti considerano ovvie, quali l'aborto in caso di gravidanza indesiderata, l'eutanasia in caso di malattie gravi, o la selezione degli embrioni per prevenire malattie ereditarie».

Ore 11,12. Non si interrompa lo sforzo di solidarietà
«In questo momento restano assai modeste le risorse di cui ha invece evidente bisogno la cooperazione internazionale e i Paesi più avanzati motivano il calo del loro apporto in ragione di una ridotta disponibilità. Ma, a ben vedere, interrompere lo sforzo di solidarietà a motivo della crisi può nascondere una certa chiusura verso le necessità altrui», ha scritto Benedetto XVI in un messaggio inviato al presidente del Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (Ifad) in occasione della sessione annuale.

Ore 11,12. «Grazie Santità» recitano alcuni striscioni

«Grazie Santità» recitano alcuni degli striscioni esposti dal gruppi di pellegrini nella Sala Nervi.

Ore 11,10. Ringrazio tutti per l'amore e la preghiera
«Ringrazio tutti per l'amore e la preghiera con cui mi avete accompagnato. Continuate a pregare per me, per il futuro Papa e per la Chiesa», ha detto Benedetto XVI. Il Pontefice aveva preparato un breve testo, dal quale si é però distaccato inserendo il riferimento al nuovo Papa che sarà eletto.

Ore 11,08. Convertirsi significa non chiuersi nella ricerca del proprio successo
«Convertirsi significa non chiudersi nella ricerca del proprio successo, del proprio prestigio, della propria posizione, ma far sì che ogni giorno, nelle piccole cose, la verità, la fede in Dio e l'amore diventino la cosa più importante. Grazie!». Così il Papa ha concluso, tra gli applausi, la sua prima udienza dopo l'annuncio delle dimissioni.

Ore 11,04. Grazie per la vostra simpatia
«'Mi sostiene e mi illumina la certezza che la Chiesa è di Cristo, il quale non le farà mai mancare la sua guida sicura e la sua cura», ha detto il Papa. «Grazie per la vostra simpatia», ha sottolineato rispondendo ai fedeli che hanno subito interrotto le sue parole con un applauso, all'inizio dell'udienza generale, mentre si apprestava a spiegare le ragioni della sua rinuncia al pontificato.

Ore 11,00. Non sono più in grado di svolgere il ministero con forza
«Ho deciso di rinunciare al ministero che il Signore mi ha affidato il 19 aprile 2005. Ho fatto questo - ha spiegato il Pontefice - in piena libertà per il bene della Chiesa, dopo aver pregato a lungo ed aver esaminato davanti a Dio la mia coscienza, ben consapevole della gravità di tale atto, ma altrettanto consapevole di non essere più in grado di svolgere il ministero petrino con quella forza che esso richiede. Mi sostiene e mi illumina la certezza che la Chiesa è di Cristo, il Quale non le farà mai mancare la sua guida e la sua cura».

Ore 10,55. Ho sentito l'amore che mi portate
«Ho sentito quasi fisicamente in questi giorni per me non facili l'amore» che mi portate. «Continuate a pregare per me, per la chiesa per il futuro papa, il signore ci guiderà», ha detto il Pontefice parlando a braccio.

Ore 10,52. Ho preso la decisione in piena libertà, per il bene della Chiesa
Il Papa ha detto in un breve discorso di aver preso la decisione di lasciare «in piena libertà, per il bene della Chiesa»,

Ore 10.45. «Non di solo pane, la lettura del Vangelo
«Non di solo pane vivrà l'uomo». Inizia con la lettura del noto brano del Vangelo secondo Matteo (Mt 4,1-11) la penultima udienza generale di papa Ratzinger. Secondo la prassi, il brano viene letto in varie lingue per dare modo ai fedeli di seguire.

Ore 10.40. Un lungo e commosso applauso accoglie l'ingresso di Papa Ratzinger
Un lungo e commosso applauso ha accompagnato l'ingresso di Benedetto XVI nell'Aula Paolo VI per l'Udienza generale con i 3.550 fedeli provenienti da tutto il mondo. È il primo appuntamento pubblico del pontefice dopo l'annuncio delle sue dimissioni. Dopo i saluti iniziali, in varie lingue, l'arrivo del Papa in leggero ritardo e il grande applauso che lo ha accolto.

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