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Questo articolo è stato pubblicato il 15 febbraio 2013 alle ore 17:53.

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SANITÀ PUGLIESE/TEDESCO
Due inchieste della Procura di Bari, che avrebbero svelato sospetti sistemi clientelari nella Giunta regionale di Nichi Vendola. Sandro Frisullo, ex vice governatore del Partito Democratico, è stato già condannato – in concorso col faccendiere Gianpaolo Tarantini – a due anni e otto mesi, per sospette corruzioni all'Asl di Lecce. Alberto Tedesco, senatore del Pd (poi entrato nel gruppo Misto) ed ex assessore alla Sanità pugliese con Vendola, è accusato di aver gestito un'associazione per delinquere allo scopo di veicolare le gare d'appalto sanitarie delle Asl pugliesi. Le indagini della Procura di Bari, infine, avrebbero accertato la spartizione degli incarichi pubblici secondo "manuale Cencelli" di alcuni assessori della giunta di centrosinistra.

SISTEMA SESTO
Si aprirà a Monza il prossimo 13 maggio il processo con rito immediato per Filippo Penati, l'ex sindaco di Sesto San Giovanni ed ex presidente della Provincia di Milano (nonché già responsabile della segreteria politica del segretario del Pd Pier Luigi Bersani), imputato per un presunto giro di tangenti in cambio di concessioni edilizie sulle aree ex Falck e Marelli.

TARANTINI
Dai rapporti col centrosinistra in Puglia, il faccendiere Gianpaolo Tarantini arriva all'ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. È quanto ha accertato l'inchiesta Escort, appena giunta a processo davanti al Tribunale di Bari. Tarantini, tra settembre 2008 e febbraio 2009, avrebbe condotto tra palazzo Grazioli e villa Certosa, 25 escort per allietare i party erotici di Berlusconi.

TRATTATIVA STATO MAFIA
La presunta trattativa tra Stato italiano e la Mafia sarebbe stata una negoziazione, avvenuta all'indomani della stagione delle bombe del ‘92 e ‘93, tra lo Stato italiano e cosa nostra per giungere a un accordo che avrebbe previsto la fine della stagione stragista in cambio di un'attenuazione delle misure detentive previste dall'articolo 41 bis. La trattativa è ancora oggetto di indagine. Il sostituto procuratore antimafia di Palermo Nino Di Matteo ha richiesto il rinvio a giudizio, tra gli altri, per il senatore del Pdl Marcello Dell'Utri, che però non è stato rincandidato nelle liste Pdl per le prossime politiche. Non va dimenticato che l'attuale candidato premier per Rivoluzione Civile, Antonio Ingroia, è stato tra i titolari dell'inchiesta.

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