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Questo articolo è stato pubblicato il 05 marzo 2013 alle ore 06:36.
Il peso dell'incertezza
Eppure il Belpaese è percepito in deterioramento, mentre la Spagna pare stabilizzarsi sul fronte dell'economia e dei conti pubblici. «Madrid sta iniziando a sorprendere gli economisti in positivo, mentre dall'Italia si temono peggioramenti», osserva Alberto Gallo, economista di Rbs. Il deficit spagnolo pur sforando gli obiettivi è stato per esempio inferiore alle attese. E sta calando, nota Fitch in un report recente, seppur lentamente. D'altro canto uno dei principali punti di forza dell'Italia, cioè il risparmio delle famiglie, si sta sgretolando: a colpi di recessione e tasse, gli italiani hanno infatti ridotto i risparmi dal 18,3% del reddito disponibile (media secondo la Commissione Ue dal 1992 al 2008) all'attuale 12,4%. Sempre meglio dell'8,7% spagnolo, ma gli italiani non sono più le formichine di un tempo. E questo riduce gli spazi di manovra anche per lo Stato.
Ma il problema attuale è un altro. «La differenza vera – continua Gallo – è che in Spagna c'è un Governo saldamente in sella, mentre in Italia l'incertezza politica è enorme. Questo rende il deterioramento italiano potenzialmente maggiore». Insomma: se non si interrompe lo stallo politico, se non si riesce a creare un Governo forte e credibile, l'Italia rischia di sprofondare anche economicamente.
Solo l'aumento degli spread sui titoli di Stato produce effetti a catena devastanti: lo Stato paga più interessi rispetto ai partner europei, costringendo di conseguenza le banche a sopportare tassi più elevati quando cercano finanziamenti e a scaricare il problema su imprese e famiglie. Questo bloccherebbe ancora di più il credito all'economia reale: già lo stock di finanziamenti a imprese e famiglie è calato, secondo i dati Abi, di 38 miliardi di euro nel 2012. Ora che l'incertezza politica sale, la situazione rischia di peggiorare. Potrebbe poi partire una fuga di capitali dall'Italia: insomma, se oggi l'Italia è ancora più forte della Spagna, domani rischia di essere superata anche nell'economia reale.
