Il Sole 24 Ore
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5 marzo 2013

Scuola, Profumo accelera sul nuovo sistema nazionale di valutazione

di Claudio Tucci


Il ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo, ha deciso di andare avanti, e oggi, 5 marzo, al tavolo del pre-consiglio dei ministri arriva il regolamento sul nuovo sistema nazionale di valutazione.

Stellacci (Miur): serve per accedere ai fondi strutturali europei
Un provvedimento molto atteso (e discusso), che in 8 articoli disciplina il nuovo sistema di valutazione delle scuole e, per la prima volta, dei dirigenti scolastici. A incalzare l'Italia è stata espressamente l'Europa, «e l'esistenza di un sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione è stata posta come condizione per l'accesso ai fondi strutturali europei nel prossimo settennio», ha ricordato al Sole24Ore.com Lucrezia Stellacci, capo dipartimento per l'Istruzione del Miur. «Non possiamo permetterci ulteriori ritardi - ha poi aggiunto - anche perchè la nuova programmazione non si fermerà alle sole Regioni dell'Obiettivo Convergenza, ma avrà parecchie misure su tutto il territorio nazionale».

Il nuovo sistema di valutazione
Il nuovo sistema di valutazione è costituito da tre soggetti: l'Invalsi, l'Indire e il contingente ispettivo. L'Invalsi avrà un ruolo di coordinamento. Il primo tassello della valutazione delle istituzioni scolastiche sarà l'autovalutazione. Delle performance dei ragazzi, e del c.d. valore aggiunto restituito dall'Invalsi. Sarà elaborato un rapporto di autovalutazione, e formulato un piano di miglioramento, che sarà attuato dalle singole scuole (potranno essere aiutate dall'Indire). Ci sarà infine una rendicontazione sociale delle istituzioni scolastiche, con la pubblicazione dei risultati raggiunti. Il procedimento di valutazione della scuola è diretto anche a evidenziare le aree di miglioramento organizzativo e gestionale direttamente riconducibili al preside, ai fini della valutazione dei risultati della sua azione dirigenziale (articolo 25, DLgs 165 del 2001).

Con direttiva ministeriale, con periodicità almeno triennale, il ministro dell'Istruzione individuerà le priorità strategiche della valutazione.

Scontro Pd-Pdl
Il provvedimento dovrà ricevere l'ok finale del consiglio dei ministri, poi essere "bollinato" dalla Corte dei Conti, e infine pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale per entrare in vigore. Ma intanto è scontro tra Pd e Pdl. «È davvero grave che a pochi giorni dall'insediamento del nuovo parlamento, il ministro Profumo tenti di approvare in consiglio dei ministri provvedimenti su cui abbiamo già espresso il nostro totale dissenso, come quello sulla valutazione», ha detto Francesca Puglisi, responsabile scuola del Pd, ricordando che il ministro dell'Istruzione del governo tecnico, «delegittimato dal voto, si deve occupare in queste ore solo dell'ordinaria amministrazione». Mentre per Elena Centemero, responsabile nazionale scuola del Pdl, «il provvedimento sulla valutazione è un passaggio indispensabile per rendere la scuola italiana più moderna e competitiva a livello europeo. Per questo abbiamo posto la valutazione, assieme al reclutamento, tra i punti centrali del nostro programma di governo».


5 marzo 2013