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Questo articolo è stato pubblicato il 08 marzo 2013 alle ore 15:40.

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Il cardinale filippino Luis Antonio Tagle. (Reuters)Il cardinale filippino Luis Antonio Tagle. (Reuters)

"Papa cercasi. Deve possedere charme magnetico. E determinazione": il New York Times indica carisma e durezza come i requisiti ideali del nuovo Papa. "Nessun candidato può averli tutti", scrive il Nyt. Ma a quanto pare i cardinali stanno cercando qualcuno che abbia il carisma di Papa Giovanni Paolo II e la determinazione di un "Papa Rambo".

"Troppo presto", secondo il Nyt, per dire chi è in testa nella corsa al Papato. Ma le sue caratteristiche sono state accennate dai cardinali a Roma. Deve essere devoto e teologicamente solido. Deve parlare bene italiano (dopotutto è vescovo di Roma). Molti dicono che deve avere esperienza come vescovo di una diocesi. Descrizione che, nota il Nyt, escluderebbe chi ha prestato servizio soprattutto nella Curia e chi ha scarsa esperienza pastorale come il cardinale Gianfranco Ravasi.
Molti di quelli menzionati come papabili avrebbero talento come amministratori. Tra questi, il Nyt cita: Angelo Scola, arcivescovo di Milano; Odilo Pedro Scherer, arcivescovo di San Paolo in Brasile; Peter Erdo, arcivescovo di Strigonio-Budapest e primate d'Ungheria; Leonardo Sandri, un argentino con lunga esperienza nella Curia romana; Marc Ouellet, un canadese che guida la potente Congregazione dei vescovi.

Ma alcuni mancano di carisma o di presenza: i cardinali Erdo e Ouellet preferiscono leggere da un testo scritto e non brillano nell'improvvisare davanti alla folla o nelle interviste.
Chi è bravo a comunicare con le masse sta guadagnando punti: è il caso del cardinale filippino Tagle. Per la prima volta – osserva il Nyt - c'è entusiasmo per due americani, che hanno sia carisma che capacità amministrative: il cardinale Timothy Dolan di New York, definito "una presenza garrula", e il cardinale Sean Patrick O'Malley di Boston, un frate francescano.
Un blog del Nyt ha fatto il punto delle scommesse fatte dai bookmaker internazionali (scommettere sul papa è illegale negli Usa).

Nella classifica compilata da Oddschecker.com dei primi 25 papabili, era in testa l'arcivescovo di Milano Angelo Scola, con il 23% di chances. Al secondo posto, Peter Tuckson del Ghana (22%) e al terzo Tarcisio Bertone (16%).
Ma i cardinali riusciranno a trovare un Papa "pulito"? si domanda The Daily Beast. Le vittime di abusi sessuali dei preti hanno fatto una lista nera dei papabili – chiamata la "sporca dozzina" - che secondo loro sarebbero i peggiori candidati per la sicurezza dei bambini e hanno dato la benedizione a tre altri considerati i "meno peggio".

Nella lista nera della Snap (Survivors Network of Those Abused by Priests) ci sono tre cardinali americani, in testa Timothy Dolan (che ha pagato i preti colpevoli perché lasciassero il ministero). Ci sono gli italiani Angelo Scola (a causa di un'omelia in cui "minimizzò le colpe della Chiesa") e Tarcisio Bertone. E anche Marc Ouellet e Peter Turkson. "Tutti candidati favoriti nella corsa papale", nota il Financial Times.
I tre papabili cui invece la Snap dà il suo via libera sono prima di tutti il filippino Tagle, poi l'austriaco Christoph Schonborn, e l'arcivescovo di Dublino Diarmuid Martin (che non è cardinale ma potrebbe comunque essere Papa).

Se decidere la successione di Benedetto XVI è come cercare "la quadratura del cerchio", come scrive Le Monde, e Le Figaro racconta le faide con "il clan degli italiani contro gli stranieri", una cosa è certa e la fa notare il Nouvel Observateur: "Una donna papa? Non prima di generazioni".

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