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Questo articolo è stato pubblicato il 19 aprile 2013 alle ore 17:20.
L'ultima modifica è del 19 aprile 2013 alle ore 09:00.

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Ore 19,29. Rodotà: mi sento molto disteso
«Io mi sento molto disteso, non ho una preoccupazione che mi opprime», ha detto Stefano Rodotà ai microfoni di Rainews24. Alla croniste che gli chiede se é sorpreso dal grande sostegno dimostrato dalla gente, Rodotà risponde: «io ho lavorato molto e un po' sono sorpreso, ma sono ripagato di molto lavoro».

Ore 19.21. Renzi: la candidatura di Prodi non c'è più
«La candidatura di Prodi non c'è più», ha detto Matteo Renzi ai cronisti lasciando Palazzo Vecchio.

Ore 19.10. Pd sotto shock
Pd sotto shock dopo l'esito del voto su Romano Prodi che ha provocato uno shock tra i big e i parlamentari. Pierluigi Bersani è riunito con i capigruppo e Dario Franceschini e Entrico Letta, tutti sfilati in silenzio verso la stanza. «Sconforto» sono le uniche parole di Anna Finocchiaro.

Ore 19,05. Quinta votazione fissata per domani alle 10
La quinta votazione, ha annunciato la presidente della Camera, Laura Boldrini, si svolgerà domani mattina alle 10.

Ore 19,03. Alfano: flop clamoroso per Prodi
«A scrutinio completato non è sufficiente dire che non ce l'ha fatta...bisogna essere più precisi: è stato un flop clamoroso!!!», ha scritto Angelino Alfano, segretario Pdl, su twitter, commentando il mancato raggiungimento del quorum da parte di Romano Prodi nella quarta votazione per il presidente della Repubblica.

Ore 19,oo. Fumata nera per la quarta votazione
Fumata nera anche alla quarta votazione per l'elezione del presidente della Repubblica. Romano Prodi si è fermato a quota 395, Stefano Rodotà ha ottenuto 213 voti mentre Anna Maria Cancellieri ha avuto 78 preferenze. Ci sono poi 15 voti a Massimo D'Alema, 3 a Franco Marini, 2 per Giorgio Napolitano, ma anche un voto per Walter Veltroni, Giulio Andreotti ed Emma Bonino. Fra le curiosità hanno avuto un voto "Massimo Prodi" e "Vittorio Prodi".

Ore 18,56. Nove voti in più del previsto alla Cancellieri
Settantotto voti sono andati al ministro dell'interno Annamaria Cancellieri, candidato di Scelta Civica che poteva contare su 69 voti.

Ore 18,55. Prodi si ferma a 395 voti
Fumata nera per Romano Prodi che non supera la soglia dei 504 voti, quorum necessario per essere eletto capo dello Stato alla quarta votazione. Si attende ora l'ufficialità del risultato da parte della presidente della Camera.

Ore 18,50. Prodi non raggiunge il quorum
Mentre ancora non è terminato lo scrutinio appare evidente che Romano Prodi non ha raggiunto il quorum nella quarta votazione.

Ore 18,43. Applausi quando spunta il nome di Massimo Prodi
Durante lo spoglio della quarta votazione per l'elezione del presidente della Repubblica spunta una scheda per Massimo Prodi e scatta l'applauso dai banchi del Pdl. Il nome, che rappresenta una crasi fra Romano Prodi e Massimo D'Alema, suscita infatti l'ilarità del centrodestra.

Ore 18,38. Il Pd tenta un incontro con il M5S
Si continua a lavorare per il dialogo fra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico. Indiscrezioni segnalano che si starebbe cercando di organizzare un incontro con i vertici del Movimento. La riunione potrebbe tenersi già stasera ma il M5S avrebbe posto alcune condizioni. Chiedono infatti che siano presenti i deputati e i senatori democratici e soprattutto Pier Luigi Bersani. «Noi abbiamo risposto loro che per noi va bene - spiega Roberta Lombardi, capogruppo M5S alla Camera - a patto che l'incontro venga allargato a tutti i deputati e i senatori che intendono partecipare. Ancora non abbiamo ricevuto una loro risposta, anche se i parlamentari Pd ancora non ne sapevano nullà.

Ore 18,36. Gasparri: se Prodi non viene eletto deve sparire
«Se Prodi non viene eletto deve sparire, inviterò il mio partito ad assumere iniziative drastiche nel caso in cui dovesse essere riproposto domani. Non è immaginabile. Se viene eletto ci opporremo politicamente, se non viene eletto deve sparire», ha detto Maurizio Gasparri (Pdl) a Tgcom24.

Ore 18,32. Per il quarto scrutinio entra in aula anche il Pdl (che non ha votato)
L'Aula della Camera si è riempita in attesa di conoscere l'esito dello spoglio della quarta votazione per l'elezione del capo dello Stato. Anche il Pdl, che non ha partecipato al voto, ha fatto il suo ingresso nell'emiciclo riempendo lentamente i banchi del gruppo per seguire lo scrutinio.

Ore 18,29. Capogruppo Pd: è ferita la democrazia
«La decisione dei parlamentari del Pdl e della Lega di uscire dall'Aula al momento del voto per il presidente della Repubblica è un atto grave che ferisce le Istituzioni democratiche. E questo accade nel momento di massima espressione della vita democratica del Paese», affermano i capogruppo del Pd al Senato e alla Camera, Luigi Zanda e Roberto Speranza.

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