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Questo articolo è stato pubblicato il 29 aprile 2013 alle ore 21:45.
L'ultima modifica è del 29 aprile 2013 alle ore 14:45.

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Ore 18,54. Al M5S: scongelatevi almeno per le riforme
Enrico Letta è tornato a chiedere al M5S uno "scongelamento" a chi non partecipa alla maggioranza di governo. Durante la sua replica finale alla Camera, il presidente del
Consiglio si è detto «colpito e un po' dispiaciuto che non è stato ripreso il mio invito alla partecipazione alla convenzione per le riforme di forze che non fanno parte di questo governo». Confermo, ha detto «quello 'scongelatevi' che ho detto l'altro giorno. Se non c'è la capacità di fare riforme costituzionali che siano consegnate nell'arco di un tempo certo... Se c'è una cosa che ho imparato è stato quanto siano state sbagliate le riforme fatte a maggioranza semplice, errore profondissimo. Sono state fatte a maggioranza semplice da una parte e dell'altra, nessuna con esito positivo. Non è un caso che oggi siamo qui a imporre a ognuno di noi un obbligo di riforma largamente condivisa per il quale serve l'impegno di tutti, per il quale serve una predisposizione».

Ore 18,51. La questione femminile ci vede impegnati
«La questione femminile ci vede e deve vederci tutti impegnati», ha ribadito - nel corso della replica alla Camera - il premier Enrico Letta sottolineando che il «governo qui rappresentato» ha un «numero di presenze femminili inferiore a quello che io avrei voluto ma è un segnale molto significativo al nostro paese».

Ore 18,51. Riconciliare governo e parlamento
«La caratteristica del governo è di cercare la riconciliazione tra governo parlamento dopo un decennio di fatica», ha detto il presidente del consiglio Enrico Letta nella sua replica alla Camera. Letta ha indicato in particolare il tema delle riforme costituzionali come terreno di azione comune.

Ore 1746. Bagarre in aula: Colletti (M5S) attacca Letta e Alfano
Il dibattito sulle dichiarazioni programmatiche di Enrico Letta inizia nell'aula della Camera e l'intervento del deputato 5 stelle Andrea Colletti, che attacca il neo presidente del Consiglio e tira in ballo pesantemente il nuovo ministro dell'Interno, Angelino Alfano, fa scoppiare la bagarre. La scelta di Alfano, sostiene Colletti, fa sì che «sembri il governo della trattativa Stato-mafia, il governo del bavaglio alla magistratura». Parole che vengono accolte da forti disapprovazioni.

Ore 16,26. Bersani: basta chiacchiere, ora aiutiamo Letta
Quella indicata dal premier Enrico Letta «é l'impostazione giusta: siamo sulle politiche al servizio del Paese«. Lo ha affermato il segretario dimissionario del Pd, Pier Luigi Bersani, al termine del discorso pronunciato nell'Aula di Montecitorio dal presidente del Consiglio. «Basta chiacchiere e cerchiamo di dare una mano, ci sono le condizioni per farlo«, ha aggiunto Bersani. sottolineando che «non sarà una fiducia formale, c'é l'intenzione di aiutare il governo a camminare per dedicarsi ai problemi del Paese». Ad ogni modo, la squadra composta da Letta ha «freschezza, forza e competenza. È una squadra adatta».

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