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Questo articolo è stato pubblicato il 30 aprile 2013 alle ore 14:11.

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Il presidente del Consiglio Enrico Letta (Ansa)Il presidente del Consiglio Enrico Letta (Ansa)

Il Telegraph parla di "showdown" dell'Italia con la Germania: il nuovo premier Enrico Letta è in "rotta di collisione" con la Germania dopo avere promesso la fine della morte per austerità. Letta ha avvertito che la stessa Europa affronta una "crisi di legittimità" a meno che non cambi rotta.

Pur essendo un europeista "appassionato", la sua spinta anti-austerità porta l'eurozona in "acque inesplorate", avverte l'opinionista del Telegraph Ambrose Evans-Pritchard. L'Italia è "intrappolata in una depressione di stile giapponese" e la stretta fiscale, secondo i critici, è stata "peggio che inutile".
Berlino, Bruxelles, Parigi: è un "periplo simbolico" della volontà di Letta di rispettare le promesse dell'Italia di risanare la sua finanza pubblica, osserva Le Monde in una corrispondenza dal titolo "Enrico Letta invoca una politica europea di rilancio".

Una mossa con cui il premier ha voluto rassicurare i partner, dopo che le elezioni del 24 e 25 febbraio hanno fatto apparire "un blocco anti-europeo e anti-rigore" incarnato, secondo Le Monde, da Beppe Grillo e Silvio Berlusconi. Per il corrispondente Philippe Ridet, il governo di unione presieduto da Letta è "il prodotto dell'irruzione di Beppe Grillo sulla scena politica" ed è "poco probabile che duri cinque anni". Un titolo è su Fabrizio Saccomanni, l'economista che dovrà far ripartire "la macchina Italia".
Le Figaro mette in evidenza sul suo sito le dichiarazioni europeiste di Letta: l'Italia e l'Ue hanno destini "uniti". "Dopo le dichiarazioni euroscettiche di Silvio Berlusconi, il nuovo presidente del Consiglio italiano ha voluto rassicurare i partner europei".
Letta "riafferma il posto dell'Italia nell'Ue" e– scrive Richard Heuzé – si è mostrato determinato, volitivo, lucido sulle difficoltà che lo attendono e "desideroso di affrontarle".

Alt all'austerità, riduzione delle tasse sul lavoro e rotta verso la coesione sociale: è la svolta pro-rilancio annunciata da Letta che fa titolo su Les Echos.
Libération punta sul "grande sogno europeo" di Enrico Letta: il nuovo Primo ministro ha difeso la ricerca di un'unione politica. Ha fatto un'arringa "vibrante" per il rilancio della costruzione europea, "rompendo con la cautela di François Hollande e la vaghezza di Angela Merkel".

"Letta sopprime il doppio stipendio ministeriale e l'imposta sulla prima casa", titola El Pais. La sua "prima e più emblematica" proposta – scrive Pablo Ordaz - è la soppressione in giugno dell'Imu sulla prima casa, abolizione che è stata il primo slogan elettorale della campagna del Pdl. Il discorso gli è talmente piaciuto, che Angelino Alfano lo ha definito "musica per le nostre orecchie".

Anche El Mundo e Abc.es mettono in rilievo il fatto che Letta si è impegnato a ridurre l'indennità dei suoi 21 ministri.

Il Wall Street Journal parla di agenda "ambiziosa". Quello su cui Enrico Letta non è stato chiaro è come finanzierà le sue promesse attenendosi nel contempo alle regole fiscali dell'eurozona e ai vincoli costituzionali che esigono un bilancio in pareggio a partire dall'anno prossimo.

Presiedendo un governo eterogeneo, la sua "wish list" – la lista dei desideri – ha coperto un ampio spettro, scrivono Christopher Emsden e Giada Zampano. Ha fatto una concessione al Pdl dicendo che cancellava la rata di giugno della "tanto demonizzata" Imu. Ma nello stesso tempo "con destrezza" ha evitato di fare una piena concessione che avrebbe consentito a Berlusconi di cantare vittoria – e avrebbe sconcertato gli elettori di sinistra – dicendo che il governo avrebbe deciso più in là quest'anno sul sistema di tassazione degli immobili.
Il Wsj cita il parere del politologo Duncan McDonnel che definisce il discorso di Letta "una quadratura del cerchio" che sembra fatta più che altro per superare lo scoglio del voto parlamentare.
Il governo Letta potrebbe durare, secondo il Wsj, più dei nove-12 mesi che ci si aspettava. E se dura più di un anno, lo spread potrebbe scendere di un altro punto percentuale dall'attuale 2,67, prevede Francesco Garzarelli di Goldman Sachs.

Il nuovo premier italiano mette al primo posto "lo stimolo", titola il New York Times. Ha detto che agirà rapidamente per stimolare crescita e occupazione, allentando nello stesso tempo alcune delle impopolari misure d'austerità introdotte per rafforzare le finanze pubbliche e alleggerire l'enorme debito.

Il suo governo di coalizione ha "per lo meno temporaneamente messo fine allo stallo politico", nota Elisabetta Povoledo, sottolineando che è unito da una causa comune: sventare il disastro economico e abbassare i toni dell'antagonismo che ha dominato la politica italiana per gli ultimi 20 anni.
Il Nyt fa notare come Letta faccia parte di un "crescente sforzo europeo di mettere in discussione le politiche di austerità" caldeggiate dalla Germania.
"Non è Berlusconi", titola Newsweek, presentando il nuovo Primo ministro. Enrico Letta, scrive Barbie Nadeau, possiede l'attributo più importante per un politico italiano: legami di famiglia. E' nipote di Gianni Letta, uno dei più fidati collaboratori di Berlusconi e questo potrebbe aiutarlo a conquistare la fiducia del centrodestra.

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