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Questo articolo è stato pubblicato il 22 maggio 2013 alle ore 07:10.

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Speriamo che nel farlo si siano considerati gli effetti di queste modifiche sull'impianto complessivo della nostra costituzione economica.
Vigilanza
L'ultimo passaggio previsto dalla nostra legge 2012/243 è un «Organismo indipendente per l'analisi e la verifica degli andamenti di finanza pubblica e per la valutazione dell'osservanza delle regole di bilancio». È il «fiscal council» chiesto dalla Commissione, già presente o in fase di istituzione negli Stati della Uem (ed anche in vari Stati extraeuropei). In Italia sarà composto da tre membri che rimangono in carica sei anni nominati d'intesa dai Presidenti delle Camere nell'ambito di una rosa indicata dalle Commissioni bilancio di ciascuna Camera. Può esserci utile se non valuterà solo il rigore ma saprà anche trovare spiragli per la crescita ammessi dal FC. Perciò è indispensabile che sia composto da personalità italiane di altissimo profilo ed esperienza in organismi internazionali (come l'Fmi e l'Ocse) che pur essendo attenti al rigore sono sempre più attente alle politiche per la crescita.
Crescita reale
L'impostazione legislativa precedente è stata adottata a livello costituzionale da vari altri Paesi della Uem tra cui la Spagna ma non dalla Francia che, su parere della sua Corte Costituzionale, si è limitata a rafforzare una legge esistente. Tutti hanno quindi il problema di valutare gli effetti di compatibilità tra rigore e crescita.
Lo stesso problema si pone per le istituzioni europee per la conciliazione tra i rigidi vincoli di bilancio del FC e gli obiettivi di crescita, investimenti, occupazione e benessere previsti dai Trattati europei. Il modo migliore per superare queste difficoltà sarebbe da un lato quello di incorporare flessibilizzandolo il FC (ben prima dei 5 anni previsti dallo stesso) nei Trattati europei e dall'altro quello di trasformare il Fondo salva- stati (Esm), incorporandolo adeguatamente nei Trattati, in un Fondo per la stabilità con la crescita. Più forte sarà un nuovo Esm ,operante per l'Eurozona come soggetto unitario, meno flessibile potrà essere il FC a livello dei singoli Stati specie per quelli, come l'Italia, che hanno un elevato debito pubblico sul Pil.
Si dirà che è un salto istituzionale impossibile. Non crediamo sia così visto che in un anno l'Eurozona ha varato due Trattati internazionali (FC e Esm) di grande complessità. Nel vertice di giugno si considereranno anche i progressi dell'importante progetto (presentato nel giugno 2012) «Verso un'autentica unione economica e monetaria» elaborata da Van Rompuy, Barroso, Juncker e Draghi. Speriamo molto che lo stesso da un lato apra alla flessibilità del FC e dall'altro enfatizzi gli strumenti per combattere la recessione strutturale e di lungo termine, con la connessa elevata disoccupazione, dell'Eurozona.
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