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Questo articolo è stato pubblicato il 23 maggio 2013 alle ore 10:30.

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Ore 11,07. Rifinanziare gli ammortizzatori contro la sofferenza sociale
Nell'analisi di Squinzi, «Urgono interventi per alleviare la sofferenza sociale», a cominciare dal «rifinanziamento degli ammortizzatori sociali», considerata dagli industriali una scelta «vitale». Poi l'invito a lasciarsi «alle spalle i temi della contesa elettorale passata o, peggio, di quella futura»per concentrarsi «sulle politiche di ampio respiro necessarie a costruire il futuro del Paese».

Ore 11,05. Squinzi: uso improprio delle risorse per debito Pa mette a rischio rapporto con industriali
Nella sua relazione, Squinzi riconosce la buona volontà del Governo Letta nel portare avanti il Dl sui debiti della Pa Squinzi: la determinazione sul punto del premier «ci ha ancor più motivati nella nostra azione e ha scosso l'apatia della macchina pubblica. Sul piatto abbiamo quaranta miliardi da recuperare al più presto e siamo al lavoro sull'intero debito della Pa». Le risorse messe sul tavolo dal decreto debiti Pa costituiscono «Una vera e propria manovra finanziaria per le imprese, inattesa e che molti davano per persa». «Non ce l'abbiamo ancora fatta», ammette Squinzi, sottolineando l'impegno per migliorala nelle ultime battute prima del varo definitivo. Poi un avvertimento al Governo: «Se per qualche ragione il nostro credito venisse usato per altri fini, chi ci governa sappia che il rapporto con gli imprenditori sarà compromesso irreparabilmente».

Ore 11,00. Appello al governo: serve riforma elettorale che dia stabilità
Squinzi sollecita il governo a garantire una legge elettorale che dia stabilità al paese: «come cittadini e come imprenditori», speiga il presidente, lanciamo «un accorato appello alla modernizzazione del Paese, alle riforme che non sono più rinviabili, inclusa la legge elettorale. Ne serve una che assicuri legislature piene e stabilità governativa».

Ore 10,58. Squinzi: Italia in stallo, «Abbiamo perso tutti»
«Il Paese si è trovato soffocato in una duplice stretta». Nei primi passaggio della sua relazione di apertura, il presidente Squinzi analizza lo stallo che ha caratterizzato l'Italia negli ultimi mesi, stretta da un lato dal il disagio sociale ed economico, che «ha alimentato una rabbia diffusa contro la politica e le istituzioni, considerate colpevoli di non saper affrontare la situazione, incapaci di avere visioni grandi, come di fornire soluzioni piccole, ma concrete». Dall'altro, la politica« invece di rispondere con uno scatto di orgoglio e rinnovamento, si è persa in tatticismi, sprecando tempo ed energie preziosi in questioni marginali per il benessere dei cittadini». In questo scenario, sottolinea il presidente degli industriali, «Abbiamo perso tutti».

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