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Questo articolo è stato pubblicato il 31 maggio 2013 alle ore 15:00.
L'ultima modifica è del 31 maggio 2013 alle ore 09:21.

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Nuovi edifici a energia quasi zero
Entro il 31 dicembre 2020 tutti gli edifici di nuova costruzione dovranno essere a "energia quasi zero". Gli edifici di nuova costruzione occupati dalle amministrazioni pubbliche e di proprietà di queste ultime dovranno rispettare gli stessi criteri a partire dal 31 dicembre 2018.

Pansa nuovo capo della polizia
Nella riunione del Cdm l'esecutivo ha deciso di nominare Alessandro Pansa capo della polizia. Il Consiglio dei ministri, spiega il ministro dell'Interno nella conferenza stampa del pomeriggio, ha compiuto la scelta «migliore e più qualificata per questo compito così delicato».

Lupi (Infrastrutture): segnale forte per ristrutturazioni e filiera mobili
Al termine dela riunione dell'esecutivo, il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi ha spiegato che le coperture del decreto sulle agevolazioni«sono assicurate solo da tagli e autocoperture interne del mio ministero», e per questo «non aumenteremo assolutamente la pressione fiscale». Secondo Lupi, il provvedimento rappresenta «un segnale fortissimo per le ristrutturazioni, anche in chiave antisismica e la filiera del mobile». Sulla stessa linea il ministro per i rapporti con il Parlamento, Dario Franceschini che valuta la proproga degli incentivi «una misura forte, che aiuterà l'intero comparto dell'edilizia a uscire dalla crisi, a cominciare dalle piccole imprese ma che indirizzerà anche gli interventi nella direzione dell'innovazione e dell'efficientamento energetico».

Il taglio (graduale) del finanziamento pubblico ai partiti
Semaforo verde da parte dell'esecutivo anche anche al ddl sull'abolizione del finanziamento pubblico dei partiti. Il sistema di regolamentazione della contribuzione volontaria ai partiti politici prenderà avvio nel 2014, ma andrà a regime nel 2016. Il taglio dei fondi sarà graduale e spalmato nell'arco di tre anni: il finanziamento sarà ridotto al 60% il primo anno, al 50% il secondo anno e al 40% al terzo anno, per poi essere abolito del tutto. Commentando il provvedimento al termine dell'incontro con il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy. Letta ha ammesso: «Confido nel fatto che il Parlamento lo approvi rapidamente perché ne va della credibilità del sistema politico italiano di essere in grado di essere visto dai cittadini come un sistema che è in grado di convincerli a finanziarlo».

L'altolà dei partiti
Il taglio dei finanziamenti pubblici mette in fibrillazione i partiti. Il ddl che oggi ottiene il via libera del Governo "salvo intese" (suscettibile quindi di ritocchi successivi alla deliberazione dell'Esecutivo) dovrà ottenere il via libera di Camera e Senato. I tesorieri dei partiti, Pd e Pdl in testa, chiedono maggiori benefici fiscali. In particolare quello del Partito democratico, Antonio Misani, ha parlato di «inevitabile ridimensionamento di tutte le strutture del partito», con 180 dipendenti a rischio cassa integrazione. Quanto al Pdl ha già congelato i contratti a termine e a progetto dei propri dipendenti (quasi tutti in scadenza) senza nemmeno che si parli di Cig.

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