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Questo articolo è stato pubblicato il 12 giugno 2013 alle ore 11:35.

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Le valutazioni in corso sono di due tipi: la prima riguarda la quantificazione economica (si parla di 1,1 miliardi), la seconda le compatibilità europee. Uno dei passaggi fondamentali è quello della riprogrammazione dei fondi comunitari, da cui si capirà anche su che dote si potrà contare. Nel decreto potrebbe entrare anche lo sconto del 6% sui pagamenti dilazionati dei contributi all'Inps da parte delle imprese e alcune norme di semplificazione come quella che prevede l'acquisizione d'ufficio del Durc, il Documento Unico di Regolarità Contributiva, rilasciato per i contratti pubblici di lavori, forniture e servizi ha validità di 180 giorni dalla data di emissione e non dovrà essere richiesto per ogni singolo contratto, mantenendo la propria validità nei confronti di tutte le stazioni appaltanti e gli enti aggiudicatori.

Sviluppo e rilancio delle Pmi
Tra le misure messe a punto dal ministro Zanonato spicca la riedizione della legge Sabatini a sostegno degli investimenti effettuati dalle aziende in macchinari e beni strumentali. La norma preparata dagli uffici tecnici prevede l'intervento della Cassa depositi e prestiti. La Cdp fornirà il funding alle banche che a loro volta finanzieranno le aziende a tassi agevolati potendo contare sull'"ombrello" del Fondo di garanzia per le Pmi. In questo modo, considerando l'effetto leva del Fondo, potrebbero essere mobilitati fino a 2 miliardi di euro. Un intervento mirato anche sul fronte energia per ridurre il peso degli incentivi agli impianti in regime Cip6. Con il taglio ipotizzato da Via Veneto verranno ridotti gli oneri di sistema che oggi gravano sulla bolletta delle piccole e medie imprese. Nutrito anche il pacchetto semplificazioni che prevede, tra l'altro, l'arrivo del "tutor d'impresa". Una figura che sarà chiamata a supportare le imprese dall'avvio alla conclusione dei procedimenti, curando le informazioni sulla normativa applicabile e gli adempimenti richiesti per l'esercizio di attività produttive.

L'ambiente guarda al suolo
Tra le misure di semplificazione l'ambiente propone una deregulation sul trattamento di terre e rocce da scavo che oggi bloccano molti piccoli cantieri. Un taglio alla burocrazia anche in materia di bonifiche . E per accelerare il processo di risanamento ambientale i progetti potranno essere presentati contestualmente ai dati sull'inquinamento. Una norma ad hoc in arrivo anche per i campeggi, oggi trasfromati in molti casi in zone di residenze stanziali da persone che a causa della crisi hanno perso la casa. La misura intervenire per evitare la chiusura automatica delle strutture da parte delle Procure.

Edilizia
Al ministero delle infrastrutture i tecnici sono al lavoro per predisporre un pacchetto mirato per il rilancio dell'edilizia. In particolare si sta discutendo sulla possibilità di ridurre da 500mila a 100mila euro la soglia di accesso al credito d'imposta alle infrastrutture finanziate dai privati. Inoltre per far fronte alla crisi di liquidità delle famiglie per l'acquisto della prima casa si lavoro alla piena operatività dei «cover bond» per far ripartire il mercato dei mutui casa.

Fisco e Università
Alla voce riduzione degli obblighi fiscali, nel pacchetto di semplificazioni spicca l'abolizione della responsabilità solidale negli appalti. Mentre, alla voce capitale umano, spunta una norma che cancella il limite del turn over al 20% per le assunzioni nelle università e lo aumenta dal 20 al 50% per gli enti di ricerca nel 2014. Un tandem di misure a cui dovrebbe affiancarsi il piano per l'assunzione di 1.000 giovani ricercatori annunciato dal ministro Maria Chiara Carrozza. Il Ddl semplificazioni, infine, dovrebbe contenere diverse deleghe al Governo. Incluse le tre per emanare altrettanti codici per scuola, università e ricerca.

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