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Questo articolo è stato pubblicato il 14 giugno 2013 alle ore 18:20.
L'ultima modifica è del 14 giugno 2013 alle ore 13:00.

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Stefano Fassina, viceministro dell'EconomiaStefano Fassina, viceministro dell'Economia

Ieri la chiusura di Saccomanni e Zanonato allo stop all'aumento Iva
La presa di posizione da parte di un esponente del governo Letta arriva dopo che ieri altri due componenti dell'esecutivo, il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni prima e il responsabile dello Sviluppo economico Flavio Zanonato poi, hanno ridotto al lumicino la possibilità di congelare l'aumento dell'Iva dal 21 al 22% da luglio: non ci sono le risorse per coprire questa operazione, hanno spiegato i due ministri.

Brunetta: Letta dirà parole di chiarezza
L'intervista di Fassina ad Avvenire ha invece prospettato un'altro scenario, più vicino ai desiderata del Pdl, contrario all'aumento dell'imposta e a favore della cancellazione dell'Imu sulla prima casa (altra questione nel braccio di ferro con il Pd, nel contesto dell'esecutivo delle larghe intese). Il capogruppo del Pdl alla Camera Renato Brunetta in una nota confida di apprezzare lo spiraglio lasciato aperto dal vice ministro. «Dopo le incomprensibili e irresponsabili dichiarazioni di ieri Fassina - osserva - ha detto chiaramente che ci sarà lo stop all'aumento dell'Iva e in queste ore, stiamo discutendo su come riuscirci, non sul se riuscirci». Quindi, come se il concetto non fosse già chiaro, l'ex ministro del governo Berlusconi ricorda che «l'Iva non aumenterà, così come sarà eliminata l'Imu per la prima casa. Sono sicuro che Letta manterrà gli impegni e che dirà parole di chiarezza sull'Iva e sull'Imu nell'interesse degli italiani». Il capogruppo del Pdl nega infine che ci sia «il rischio di una manovra, abbiamo i conti a posto per far fronte agli impegni presi da Letta nelle dichiarazioni programmatiche».

Letta: L'Europa non si affida solo ai ministri dei numeri e delle finanze
Il premier non cita esplicitamente l'Iva, ma pronuncia parole che si prestano a più interpretazioni. Da un lato infatti, facendo riferimento all'incontro a Roma tra i ministri del Lavoro e delle Finanze dei principali paesi europei per affrontare il nodo della disoccupazione giovanile, constata che «l'Europa non si affida solo ai ministri dei numeri e delle Finanze». Dall'altro però, aggiunge: «Si è bravi se si dicono i "no" giusti, non solo se si dice "sì"».

Sangalli (Pd) al Pdl: con metà Imu niente aumento Iva. Che ne pensa il Pdl?
«È curioso che nel Pdl qualcuno sostenga che il Pd non ha a cuore la questione dell'Iva», ribatte il senatore del Pd Giancarlo Sangalli. «Non più tardi di ieri - continua - sull'onda delle dichiarazioni del ministro Saccomanni, abbiamo fatto una proposta che ci pare l'uovo di Colombo: rinviamo di tre o sei mesi l'aumento dell'Iva e riconsideriamo una rimodulazione dell'Imu attraverso la quale fornire le risorse necessarie per finanziare il gettito previsto derivante dall'Iva. In sintesi, con metà Imu non vi sarà bisogno di alcun aumento dell'Iva. Si tratta di una proposta concreta. Cosa risponde il Pdl?». Il primo luglio scatterà - salvo novità - l'aumento dell'Iva.

Grillo sul blog: stop aumento Iva? No tengo dinero
Nel dibattito su stop ad aumento Iva e Imu sulla prima casa interviene anche il leader di M5s Beppe Grillo, che in un post sul suo blog dal titolo: "No tengo dinero", critica «le panzanate elettorali di Berlusconi sull'IMU, che dovremo comunque pagare, le fandonie del Governo sull'Iva, che crescerà comunque di un punto, e sulla riduzione delle tasse, che aumenteranno a livello locale, dicono una cosa sola: le casse sono vuote. Capitan Findus prende tempo, spera che passi la nottata, ma non c'è nessuna alba ad aspettarlo».

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