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Questo articolo è stato pubblicato il 21 giugno 2013 alle ore 14:20.

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Dal 2014 al 2019 197 milioni (all'anno) per ricostuire case Aquila
Per assicurare la prosecuzione degli interventi per la ricostruzione privata nei territori della regione Abruzzo, colpiti dagli eventi sismici del 6 aprile 2009, è autorizzata la spesa di 197,2 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2014 al 2019. Risorse che possono essere indirizzate alla concessione di contributi a privati, per la ricostruzione o riparazione di immobili, prioritariamente adibiti ad abitazione principale, danneggiati ovvero per l'acquisto di nuove abitazioni, sostitutive dell'abitazione principale distrutta. Le risorse sono assegnate ai comuni interessati con delibera del Cipe.

Aquila: proroga contratti a tempo
Per assicurare la continuità delle attività di ricostruzione e di recupero del tessuto urbano e sociale della città dell'Aquila e dei comuni del cratere, il comune dell'Aquila è autorizzato alla proroga o al rinnovo del contratto di lavoro del personale a tempo determinato (dirigenti inclusi) assunto sulla base della normativa emergenziale e in servizio presso l'ente alla data di entrata in vigore del decreto. La proroga o il rinnovo del contratto di lavoro a tempo determinato sono autorizzati con termine finale definito entro e non oltre il 31 dicembre 2013 per le ultimative esigenze emergenziali di personale.

Sisma Aquila: fondi per affitti sedi Provincia
Per consentire alle sedi istituzionali della provincia dell'Aquila di svolgere le funzioni istituzionali, in attesa della ricostruzione delle sedi, è assegnato alla provincia un contributo di 1.852.644,15 euro per il 2013 per provvedere al pagamento dei relativi canoni.

Sisma in Molise, deroga al patto di stabilità interno
Per agevolare la definitiva ripresa delle attività e consentire la completa attuazione dei piani per la ricostruzione e per il ripristino dei danni causati dagli eventi sismici dell'ottobre e novembre 2002 in Molise, per l'anno 2013 gli obiettivi del patto di stabilità interno sono ridotti, con le procedure previste per il patto regionale verticale, di 15 milioni di euro. In sede di ricostruzione degli immobili adibiti ad attività industriale, agricola, zootecnica o artigianale, anche a seguito di delocalizzazione, i comuni possono prevedere un incremento massimo del 20% della superficie utile, nel rispetto della normativa in materia di tutela ambientale, culturale e paesaggistica.

Sisma maggio 2012 e teremoto aprile 2009: allentamento patto di stabilità
Al fine di agevolare la ripresa delle attività e consentire l'attuazione dei piani per la ricostruzione e per il ripristino dei danni causati dagli eccezionali eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012 e dell'aprile 2009, per il 2013 gli obiettivi del patto di stabilità interno dei comuni e delle province, sono ridotti con le procedure previste per il patto regionale verticale nei limiti di 50 milioni di euro per gli enti locali della regione Emilia-Romagna, di 5 milioni di euro per gli enti locali di ciascuna delle regioni Lombardia e Veneto e di 30 milioni di euro per gli enti locali della regione Abruzzo. Per le strette finalità connesse alla situazione emergenziale che è scaturita a seguito del sisma del maggio 2012, per il biennio 2012-2014 è autorizzata l'assunzione con contratti di lavoro flessibile, con scadenza non oltre il 31 dicembre 2014, da parte dei comuni colpiti dal sisma, da parte della struttura commissariale istituita presso la regione Emilia-Romagna e delle prefetture delle province di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia. Ciascun contratto di lavoro flessibile può essere prorogato.

Sisma maggio 2012: detassazione contributi
Per le imprese site in zone colpite dal sisma del maggio 2012 i contributi non concorrono alla formazione del reddito imponibile ai fini delle imposte sul reddito e dell'imposta regionale sulle attività produttive.

Tav, le spese fuori dal patto di stabilità
I pagamenti relativi all'attuazione degli interventi di riqualificazione del territorio che accompagneranno l'esecuzione del progetto Tav Torino - Lione (delibera Cipe 57/2011) o che in tal senso saranno individuati dal ministero delle infrastrutture e dai rappresentanti degli enti locali interessati all'opera, finanziati con le risorse comunali, regionali e statali, nel limite di 10 milioni di euro annui, sono esclusi, per l'anno 2013, per l'anno 2014 e per l'anno 2015, dai limiti del patto di stabilità interno degli enti interessati, per la quota di rispettiva competenza che sarà individuata dal ministero delle Infrastrutture e comunicata al Ministero dell'economia entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto.

Trieste: area di crisi industriale complessa
In relazione alle tematiche della produzione siderurgica e della riqualificazione delle attività industriali e portuali e del recupero ambientale, l'area industriale di Trieste è riconosciuta quale area di crisi industriale complessa.

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