Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 26 giugno 2013 alle ore 06:38.

My24

Bisogna ora vedere se questo possa rallentare la fragile ripresa americana e fiaccare ulteriormente l'economia europea, oppure se il mondo abbia intrapreso la lenta strada della normalizzazione. Certo è che i rischi sono tanti. Innanzitutto perché la ripresa economica globale resta fragile. Inoltre perché il sistema finanziario, ormai più di 10 volte più grande del Pil mondiale, resta troppo determinante per le sorti dell'economia reale. Il rischio è che ogni suo starnuto, si trasformi in una polmonite per tutti. La realtà, direbbe Philip Dick, prima o poi riemerge.
m.longo@ilsole24ore.com
© RIPRODUZIONE RISERVATALe politiche monetarie dei Grandi USA LA DECISIONE La Fed rallenta il passo
La Fed Usa ha avviato il terzo «quantitative easing» (che consiste nell'acquisto di titoli per 85 miliardi al mese e nella contestuale iniezione di liquidità sul mercato) a settembre 2012. Il 19 giugno scorso il presidente Bernanke ha annunciato che, se le previsioni su inflazione e occupazione saranno confermate, la Fed «potrebbe pensare di moderare l'acquisto di titoli nel corso di quest'anno». E potrebbe concludere il QE «entro la metà del 2014». Questo potrebbe preludere a un rialzo dei tassi d'interesse dal 2015. 85 miliardi GLI EFFETTI SUI MERCATI
Tassi su, borse giù
L'annuncio del rallentamento del QE già quest'anno ha spaventato i mercati, che erano arrivati ai massimi grazie all'abbondanza di liquidità. I rendimenti dei T-Bond decennali sono saliti dall'1,62% di inizio maggio al 2,58%. Le Borse sono scese in tutto il mondo. CINA LA DECISIONE Freno alla liquidità
In Cina si è creato, grazie a regole lasche, un gigantesco sistema finanziario parallelo al circuito bancario: il sistema bancario «ombra» vale ormai il 55% del Pil, pari a 4.700 miliardi. Questo ha fomentato la speculazione (per esempio sulle valute) e l'eccesso di liquidità, allocata male. Per questo la Banca centrale negli ultimi giorni ha deciso di stringere i cordoni della liquidità, per ridimensionare il fenomeno. La stretta ha creato gravi tensioni sul mercato interbancario, con i tassi a breve termine arrivati fino al 28%. 4.700 miliardi GLI EFFETTI SUI MERCATI Il crollo dei listini
La crisi di liquidità delle banche ha causato il crollo della Borsa di Shangai, che dall'inizio di giugno ha perso il 14,8%. Nello stesso periodo, il listino di Hong Kong ha ceduto l'11,3%. Le tensioni si sono riverberate in tutto il mondo, anche se non sono certo state la causa principale dei ribassi azioniari in Europa e Usa. GIAPPONE LA DECISIONE Iper-espansione (a metà)
Il 4 aprile la Banca centrale del Giappone ha annunciato una politica iper-espansiva senza precedenti, che raddoppierà la base monetaria in due anni aumentandola di 60-70mila miliardi di yen all'anno. Questo ha fomentato la speculazione su tutti i mercati mondiali. Quando il grande stimolo ha iniziato a sollevare i primi dubbi sulla sua reale efficacia, il mercato ha iniziato a sperare in un aumento degli sforzi da parte della banca centrale. Ma queste attese, nonostante le parole accomodanti del presidente, sono state per ora disattese. 70 mila miliardi GLI EFFETTI SUI MERCATI Euforia e delusione
La manovra della Banca del Giappone ha creato all'inizio grande euforia in tutto il mondo. Il rally dei mercati successivo al 4 aprile è in gran parte dovuto a questa manovra. Ma i primi dubbi e le prime delusioni hanno avuto l'effetto opposto: uniti ai timori sulla Fed, hanno causato le recenti turbolenze.LE CONSEGUENZE IN EUROPA E IN ITALIA Bufera mondiale
La percezione che stia iniziando una fase di politica monetaria meno espansiva ha avuto effetti anche in Europa. I tassi d'interesse sono saliti in tutti i Paesi, inclusa la Germania: i Bund decennali sono infatti passati dall'1,18% di inizio maggio all'1,80%. Penalizzati maggiormente i Paesi periferici, tra i quali figura l'Italia. I rendimenti dei BTp sono risaliti di un punto, arrivando al 4,87%. Lo spread è tornato a 300. Questo rischia di peggiorare ulteriormente le condizioni dei finanziamenti per imprese e famiglie.

Shopping24

Dai nostri archivi