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Questo articolo è stato pubblicato il 14 luglio 2013 alle ore 14:12.

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Richiesta di dimissioni da Pd e Vendola
Pd e Vendola chiedono le dimissioni di Calderoli. Molti big del Partito democratico, Luigi Zanda in testa, invitano l'ex ministro del Carroccio a lasciare la vicepresidenza del Senato. La protesta Dem arriva subito anche sul web. E c'è chi, come il deputato Khalid Chaouki, responsabile «Nuovi italiani» del Partito democratico, sta raccogliendo via twitter le firme per una petizione contro il senatore lumbard.
«Ho proposto poco fa una petizione - dice Chaouki, parlamentare di origini marocchine, nato a Casablanca- per chiedere le dimissioni immediate di Calderoli, perché dopo le gravi affermazioni sul ministro Kyenge non è più degno di rappresentera le istituzioni della Repubblica».
«L'appello - racconta Chaouki che per conto del partito si occupa delle problematiche relative alla cittadinanza e all'immigrazione - è stato accolto da Zingaretti, dal sindaco Marino e da tantissimi rappresentanti locali. Chiediamo anche ai nostri senatori di unirsi e di firmare la petizione. Non bastano le scuse, ci vuole una presa di atto che sia d'esempio per condannare tutti coloro che ancora nascondano il razzismo dietro battute facili e volgarità».

«Porcellum, poi maglietta con gli insulti antiislam, ora vergognose parole verso Kyenge. Calderoli non puo' rappresentare vertice Parlamento»: sono le parole del leader di Sel Nichi Vendola via Twitter. E aggiunge: «Siamo davvero onorati di ospitare il ministro Kyenge alla festa nazionale di Sel a Milano il 27 luglio insieme a Laura Boldrini».

Solidarietà alla Kyenge da Brunetta e Carfagna
Anche molti esponenti di spicco del Pdl condannano le parole di Calderoli. Il presidente dei deputati, Renato Brunetta, esprime «solidarietà e vicinanza, a nome mio e di tutti i deputati del Popolo della libertà, al ministro per l'Integrazione, Cecile Kyenge, dopo le parole pronunciate dal senatore Roberto Calderoli. Lo scontro anche acceso e la normale dialettica politica, fondamentali in un Paese democratico, non dovrebbero mai sfociare in offese gratuite e in insulti a sfondo razziale». Mentre Mara Carfagna ha affidato a twitter la condanna: «Le parole che Calderoli ha rivolto a Cecile Kyenge sono offensive e razziste e negano il confronto tra chi ha idee diverse. Solidarietà».

Biancofiore: chieda scusa
«L'amico Calderoli e' assolutamente da condannare. Innanzitutto, per una totale irriverenza nei confronti di una donna, e poi perche', con molta evidenza, indirettamente fa riferimento al colore della pelle. Si possono non condividere iniziative politiche, ma altra cosa e' passare al dileggio e all'insulto». Michaela Biancofiore, deputato del Pdl e sottosegretario alla Funzione pubblica con delega allo Sport.
«Stimo Calderoli sul piano delle capacita' politiche, ma questa volta è andato oltre ogni limite», avverte l'esponente azzurra, che pero' non condivide la presa di posizione del Pd che chiede le dimissioni dell'ex ministro leghista da vicepresidente del Senato.

Salvini: Kyenge e Boldrini pericolose
«La signora Kyenge, come la signora Boldrini, vanno combattute e fermate con le idee, con le proposte, con la visione di un futuro e di una societa' diversi". Cosi' l'esponente leghista Matteo Salvini interviene all'indomani delle parole di Roberto Calderoli rivolte al ministro dell'Integrazione.
"Sono politici pericolosi non perche' sono belli o brutti, perche' modelle od oranghi, ma perche' sono pedine di un disegno che vuole cancellare le Identita', le diversita', le storie, le lingue, le tradizioni e il lavoro, nel nome di un pensiero unico basato solo sul denaro", scrive Salvini sul suo profilo Facebook. "Sconfiggeremo il Quarto Reich, i suoi nani e le sue ballerine, con il lavoro, non con le battute", conclude il segretario lombardo del Carroccio.

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