Il Sole 24 Ore
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18 luglio 2013

Strage Viareggio, a giudizio tutti i 33 imputati


Il gup di Lucca Alessandro Dal Torrione ha rinviato a giudizio tutti i 33 imputati nel procedimento per la strage di Viareggio. A processo andranno Mauro Moretti, amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, e dirigenti e funzionari di altre società del Gruppo e delle ditte proprietaria del convoglio o che lo montarono o revisionarono.

Fra i reati ipotizzati dalla Procura, il disastro ferroviario colposo, l'incendio colposo, l'omicidio e le lesioni colpose plurime. Ad alcuni imputati sono state contestate anche violazioni delle norme sulla sicurezza sul lavoro. Il processo si aprirà il 13 novembre a Lucca. La strage di Viareggio avvenne il 29 giugno del 2009: un treno carico di gpl deragliò attraversando la stazione, alcune cisterne si ribaltarono e una si squarciò. Il gas fuoriuscito esplose devastando un quartiere e uccidendo 32 persone: 11 sul colpo, altre 2 per infarto e le restanti per l'aggravarsi delle ustioni riportate nell'incidente.

L'udienza preliminare si è svolta al polo fieristico di Lucca. Stamani i familiari delle vittime sono arrivati in corteo, portando striscioni con le foto dei cari rimasti uccisi nella strage. «Verità, giustizia, sicurezza per Viareggio» la richiesta dei manifestanti, presenti in Aula durante la discussione. «E' necessaria la nostra più ampia partecipazione all'udienza» è stato l'appello lanciato ieri da Daniela Rombi, presidente del comitato «Il mondo che vorre» e madre di Emanuela, morta nel disastro. Una testimonianza per chiudere «un periodo lungo e doloroso, in attesa del giudizio».

«La decisione del giudice si basa sulle carte e le carte parlano» aggiunge Valentina, figlia di Daniela Rombi e sorella di Manuela. «La sede giusta dove chiarire ogni dubbio - ha continuato Valentina - è il dibattimento. Come abbiamo fatto per l'udienza preliminare, anche lì saremo sempre presenti».


18 luglio 2013