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Questo articolo è stato pubblicato il 20 luglio 2013 alle ore 14:34.

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G20, Visco: l'instabilità può mettere a rischio la crescita - Saccomanni: l'Italia merita uno spread molto inferiore

MOSCA - «È una fase molto critica:c'è un problema di stabilità, anche istituzionale e politica, che incide sulla capacità di cogliere le opportunità della ripresa». Al termine del meeting del G20 di Mosca, in una conferenza stampa tenuta insieme al ministro dell'Economia, il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco fa il punto sulle incertezze dello scenario economico, europeo e interno: «Per quel che riguarda il nostro paese - spiega Visco– questa situazione ha portato a una revisione del rating che può essere giudicata non coerente con i nostri fondamentali economici. Ma il fatto va considerato come un punto importante, come ha detto anche il governatore della Bce, Mario Draghi, alla luce dell'esigenza di rompere la frammentazione del mercato finanziario».

In sostanza, il governatore ha spiegato che di certo non esiste un rischio Italia ma rimane essenziale evitare in questo momento che sui premi al rischio pagati dal nostro paese finiscano con il pesare anche le incertezze del quadro politico interno. Un paese con un debito pari al 130 per cento del pil e prospettive di ripresa che si scorgono, sì, ma sono ancora piuttosto esangui, non può permettersi di ignorare del tutto il sismografo delle valutazioni di investitori e analisti.

Il governatore e il ministro dell'Economia sono d'accordo, in ogni caso, sulla necessità di sostenere la ripresa che si può intravedere anche per il nostro paese, attraverso nuovi strumenti finanziari più ampi e innovativi che finanzino gli investimenti.«C'è il problema di come riattivare gli investimenti a lungo termine - ha affermato il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni – perchè in questo campo assistiamo a una sorta di "fallimento del mercato". Serve un'iniziativa pubblica per trovare nuovi interlocutori, che possano mettere in contatto le imprese che domandano capitali e gli investitori a lungo termine, se questi hanno una corretta percezione del rischio. Ci sono strumenti che possono essere tirati fuori dall'area dello shadow banking, il cosiddetto sistema bancario- ombra, dando loro una regolamentazione».

Un esempio di strumenti sui quali puntare, secondo il ministro dell'Economia sono i credit funds, un altro è la concessione di garanzie da parte di enti pubblici come la Cassa depositi e prestiti: tutti mezzi utili per finanziare gli investimenti di lungo termine, che sono il vero elemento di cui c'è bisogno per far ripartire il Paese. Quanto ai giudizi troppo severi di Standard and Poor's sull'Italia, Saccomanni ha ribadito che «È vero, c'è stata una volatilità dei mercati, ma io resto della mia opinione e ritengo che un paese uscito dalla procedura di deficit eccessivo, con una finanza pubblica in ordine e con la ripresa economica alle viste, potrebbe ottenere un merito di credito molto migliore».

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