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Questo articolo è stato pubblicato il 30 luglio 2013 alle ore 10:47.

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Mura: la Cassazione non condanna, controlla
«Il compito della Corte di Cassazione - ha ricordato Mura - è quello del controllo» e non è corretta «un'immagine dell'imputato condannato anche in Cassazione». No quindi a un «ripetuto giudizio di merito a 360 gradi e alla sovrapposizione di ruoli e funzioni tra le corti. Sono escluse sollecitazioni alla Cassazione di valutazioni soggettive sulle emergenze giudiziarie e probatorie raccolte negli altri gradi di giudizio», ha detto Mura. «Nè questa è la sede per esprimere un giudizio di valore sulla sentenza impugnata».

Mura: pressioni e passioni devono restare fuori dall'aula
La relazione di Antonio Mura è iniziata subito dopo la pausa-pranzo: «È questo un processo carico di aspettative e che suscita passioni ed emozioni esterne che sono manifestazione del libero dibattito e della vita democratica, ma aspettative e passioni devono rimanere confinate fuori dallo spazio dell'Aula giudiziaria», ha detto. La mia requisitoria, ha sottolineato Mura, «cercherà di evitare i colori "ad effetto" e si focalizzerà sulle verifiche di legittimità sul processo Mediaset, e sul rispetto delle regole e del principio della legalità probatoria» nel corso di questa vicenda giudiziaria.

Mura: il processo Mediaset è stato celebrato secondo le regole
Mura dopo un'ora ha completato l'analisi dei ricorsi sulla parte processuale e prima di analizzare la parte che riguarda la costituzione del giudice ha fatto questa annotazione: «Registro un risultato frutto di un'analisi squisitamente tecnica: confermo che il processo Mediaset si è svolto nel rispetto delle regole di legge e non contrasta con le regole del giusto processo oltre a non presentare problemi procedurali». La critica di fondo della difesa di Berlusconi alla sentenza di secondo grado, ha detto il pg, è di aver travisato il contenuto delle dichiarazioni probatorie rese dai testi nel processo.

Nel meccanismo di fatturazioni fittizie «una continuità di sistema»
Nel meccanismo di fatturazioni fittizie emerso nel processo Mediaset si rileva «una continuità del sistema» che aveva il duplice obiettivo di «gonfiare i costi per benefici fiscali e produrre pagamenti per la costituzione all'estero di ingenti capitali», ha affermato il sostituto pg Antonello Mura, nella requisitoria in Cassazione.

Mura: quelle sul legittimo impedimento di Berlusconi sono censure tecnicamente infondate
Nella requisitoria il pg ripercorre in modo dettagliato i motivi del ricorso e analizza le ragioni per cui è necessario respingerli, salvando le scelte della Corte d'appello. Quelle sul legittimo impedimento di Silvio Berlusconi a partecipare ad alcune udienze del processo Mediaset, ha detto Mura, sono «censure tecnicamente infondate e non ammissibili in questa sede». Il sostituto procuratore generale ha enumerato le motivazioni addotte alle istanze di legittimo impedimento. «Impegni elettorali, un Consiglio dei ministri, un incontro con il primo ministro di Macedonia, motivi di salute legati a una patologia oculare».

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