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Questo articolo è stato pubblicato il 20 agosto 2013 alle ore 09:33.

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Fukushima, rivelazioni choc della Tepco: rischi sottovalutati

Fukushima (TMNews) - Rivelazioni choc sull'incidente nucleare di Fukushima dell'11 marzo 2011. La Tokyo Electric Power Company, la più grande compagnia elettrica del Giappone, più conosciuta sotto la sigla Tepco, che gestiva la centrale per la prima volta ha ammesso di avere volutamente minimizzato il rischio di tsunami per il timore di una chiusura d'autorità dovuta a lavori di messa in sicurezza della struttura.Lo ha annunciato il comitato interno per le riforme, guidato dal presidente della compagnia Naomi Hirose, con un comunicato che disegna una clamorosa e sconcertante ammissione di responsabilità. Nel rapporto si ammette che, anche prima dello tsunami del marzo 2011, la Tepco era consapevole che i sistemi di protezione e difesa dell'impianto di Fukushima non erano sufficienti, ma che, malgrado ciò, non avrebbe realizzato lavori per mettere a norma i sistemi di sicurezza. "Esisteva la paura latente di una chiusura sino a quando non fossero state adottate misure draconiane di sicurezza", si legge nella nota. Sarebbe stato possibile fare qualcosa per assumere misure di sicurezza più severe, continua lil comunicato.La nota si conclude precisando che Tepco temeva anche che lavori di ammodernamento delle centrali per proteggerle da incidenti gravi come quello poi prodotto dallo tsunami del 2011 po tessero suscitare sentimenti anti nucleari. Malgrado la dichiarazione, Tepco continua comunque a sostenere che la potenza del terremoto e dello tsunami hanno superato qualsiasi possibile previsione.(Immagini AFP)

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