Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 22 agosto 2013 alle ore 06:43.

My24

Si va dunque verso la crisi di governo entro il 9 settembre, prima cioè che si riunisca la Giunta, come minacciato nelle ultime ore da Berlusconi? Tutto in realtà è ancora aperto. Se dall'incontro non c'è stato alcun passo avanti sulla questione principe, quella che riguarda Berlusconi, «significativi passi avanti» sono stati compiuti su Imu e Iva in vista del Cdm del 28 agosto per entrambi i partecipanti. Si profila una "soluzione progressiva" che porterebbe all'esenzione Imu per la maggior parte dei proprietari di prime case, compensato con un aggravio sulle abitazioni di lusso. Anche se l'ultima parola su dove fermare l'asticella spetta al ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni. E a tarda sera fonti del Pdl precisavano che «il partito di Berlusconi non ha intenzione di fare cadere il governo che ha fortemente voluto nell'interesse del Paese, ma non va bene l'atteggiamento pregiudiziale del Pd». Una frenata sui venti di crisi agitati negli ultimi giorni? Tutto è ancora nelle mani del Cavaliere.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Scenari e tempi
VOTO IN GIUNTA
Al via il 9 settembre
L'8 agosto, con l'arrivo della sentenza di condanna al Senato, sono iniziate le procedure per la decadenza di Silvio Berlusconi. Il 9 settembre, il senatore relatore Andrea Augello (Pdl) dovrà avanzare una sua proposta, alla Giunta per le elezioni, sulla decadenza dell'ex premier. La relazione dovrà essere votata dalla Giunta (dove la maggioranza è per la decadenza) e poi arrivare in Aula per la votazione finale (a scrutinio segreto se richiesto da 20 senatori), che potrebbe arrivare tra fine ottobre e i primi di novembre
RINVIO ALLA CONSULTA
Slittamento di 7-8 mesi
La Giunta per le elezioni, o il Senato su proposta di questa (d'ufficio o su istanza di parte) potrebbe sollevare la questione di costituzionalità davanti alla Consulta. La Corte costituzionale dovrebbe sciogliere l'intrigo, che ha diviso i giuristi, sulla natura dell'incandidabilità (sanzione penale o amministrativa) e sulla valenza o meno della retroattività della decadenza (il reato commesso da Berlusconi per cui è stato condannato era antecedente alla legge Severino). I tempi potrebbero essere di 7-8 mesi
INTERDIZIONE
Rinvio alla Corte d'Appello
Decadenza o meno, Silvio Berlusconi dovrà sottostare alla interdizione dai pubblici uffici. Il 1° agosto la Cassazione ha reso definitiva la condanna a 4 anni di carcere per l'ex premier, ma ha annullato l'interdizione dai pubblici uffici per 5 anni, chiedendo alla Corte d'Appello di ricalcolare i tempi (da uno a 3 anni). La Corte d'Appello probabilmente si pronuncerà ad ottobre. Ci potrebbe essere un ulteriore ricorso in Cassazione, prolungando di poco l'attesa: il ricorso potrebbe essere dichiarato infondato o inammissibile

Shopping24

Dai nostri archivi