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Questo articolo è stato pubblicato il 23 agosto 2013 alle ore 17:13.

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Il Moscato di Saracena ed il Greco di Bianco: vini passiti calabresi da scoprire

Moscato Passito di Saracena 2010
Il colore, tanto per cominciare: un luminosissimo color ambra con riflessi dorati, quasi abbagliante nella sua intensità.
Al naso è a dir poco entusiasmante: una complessità infinita, una moltitudine di aromi che si svelano a poco a poco ad ogni approccio. Mi limito a citare i profumi più evidenti, quelli travolgenti: miele, fiori d'arancio, frutta gialla e confettura della stessa, come mele, anche cotogne, e albicocche, e poi cedro e scorze d'arancio candite.
Finalmente lo assaggio: è un vino a tutto tondo, avvolgente, fine ed intenso. La persistenza è addirittura possente, ed i sapori.....entusiasmanti: ritroviamo in bocca quanto percepito al naso, addirittura incredibile il sapore degli agrumi canditi, del miele, delle confetture e delle mele cotogne. Non posso dimenticarmi di datteri e fichi.
Gli abbinamenti tradizionali sono con la pasticceria secca ed i formaggi erborinati o i pecorini non troppo stagionati. Un po più originale è l'accostamento con i fichi secchi e le macedonie di frutta: consiglio di provare le fragole macerate con moscato, limone e zucchero.
Prezzo in enoteca: 35 Euro

Capo Zefirio – Bianco (RC)
Capo Zefirio è un'azienda calabrese, di Bianco, comune di poco più di quattromila abitanti in provincia di Reggio Calabria, situato sulla costa del territorio della Locride, la famosa Costa dei Gelsomini.
E' il frutto della grande amicizia e della condivisione del sogno di valorizzare il Greco di Bianco, noto vino passito del territorio, da parte di tre ragazzi del '69: Cosimo Canturi, Francesco Isola e Giuseppe Vottari. Laureato in Economia e Commercio con una tesi sul marketing dei prodotti agro-alimentari il primo, in Scienze Agrarie gli altri due, nei primi anni duemila hanno fondato Capo Zefirio, iniziando a collaborare con i pochi viticoltori di Greco rimasti a Bianco.
Il punto di forza è lo scambio di conoscenze tra i contadini, custodi della tradizione vitivinicola, e i nostri tre amici, portatori di conoscenze tecniche e know-how in campo agro-enologico.
Attualmente producono 2 vini diversi, entrambi passiti: il Greco di Bianco, 5.000 bottiglie / anno, ed il Mantonico, 1.000 bottiglie / anno.

Greco di Bianco 2006
E' un vino passito, ottenuto da uve Greco di Bianco in purezza.
La vendemmia avviene intorno alla metà di settembre, i grappoli, selezionati uno ad uno, vengono posti ad appassire all'aperto per circa dieci giorni e poi si procede alla pressatura per l'ottenimento del mosto.
Dopo la vinificazione il vino viene invecchiato per almeno un anno.
L'annata è il 2006, per cui versandolo nel bicchiere posso immediatamente notare che il colore non è giallo con riflessi ambrati, come sarebbe stato se più giovane, ma è decisamente più simile all'oro antico e all'ambra.
Avvicino il bicchiere e sono subito colpito dall'ampiezza del suo bouquet.
In prima battuta prevale una sensazione alcolica, eterea, accompagnata dal miele, dai fichi e dai datteri.
Ad un secondo esame, dopo aver nuovamente ruotato il bicchiere, si percepisce anche la frutta secca, l'albicocca e note floreali come le zagare ed il bergamotto.
Lo sorseggio lentamente e si confermano le sensazioni olfattive: è caldo e persistente, morbido ed avvolgente. Anche in bocca i sapori predominanti sono quelli del fico, del dattero e dell'albicocca.
Il produttore consiglia di abbinarlo a dolci secchi alle mandorle, frutta secca e formaggi piccanti: io l'ho provato anche con una crostata di fichi e noci e, tra i formaggi, con del Roquefort.
Prezzo in enoteca: Euro 28
www.italiadelvino.com

DA NON PERDERE
24/08/2013 – Bormio (SO).
Vini di Valtellina nelle Corti: i produttori di Valtellina presentano i loro vini nelle Corti del centro storico di Bormio.
Per info: http://www.italiadelvino.com/news.asp?id_news=798

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