Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 31 agosto 2013 alle ore 15:30.

My24
(Afp)(Afp)

16,37. In Siria i ribelli pronti a sfruttare intervento Usa. Anche se la decisione definitiva di Barack Obama continua a farsi attendere, in previsione di un sempre più probabile intervento militare internazionale guidato dagli Usa in Siria i ribelli si stanno preparando ad attaccare su un fronte che attraversa l'intero Paese, per poter sfruttare al massimo l'indebolimento dei lealisti. Lo ha riferito Qassim Saadeddine, già colonnello dell'Esercito regolare e adesso portavoce del Consiglio Militare Supremo, organo di vertice del Libero Esercito Siriano, composto in massima parte da disertori e nel quale rivestono un ruolo crescente i jihadisti. Si tratta a sua volta del braccio armato della Coalizione Nazionale Siriana, principale cartello delle opposizioni

16.09. Forte esplosione in Siria. Una forte esplosione - forse provocata da un attentato - è avvenuta oggi a Damasco nei pressi di una sede dei servizi segreti. Lo riferisce la tv panaraba Al Jazira citando alcuni testimoni.

15,08. Fbi aumenta controlli su siriani residenti in Usa. L'Fbi ha incrementato la sorveglianza dei cittadini siriani residenti negli Stati Uniti, nel timore di ritorsioni in caso di un intervento militare americano in Siria.

14,52. Nessun attacco militare da Cipro. «Dall'isola di Cipro non partirà alcun attacco militare contro la Siria ed abbiamo ricevuto garanzie in questo senso». È quanto ha detto oggi il ministro degli Esteri cipriota, Ioannis Kasoulides, all'agenzia di stampa locale Cna. Le dichiarazioni del capo della diplomazia cipriota vengono all'indomani della decisione del Parlamento britannico di bocciare la mozione del governo per un eventuale intervento militare in territorio siriano.

14,45. Sulle coste della Siria è arrivata la sesta nave da guerra Usa. Ai cinque cacciatoperdiniere americani armati di missili da crociera che già incrociano al largo delle coste della Siria si è aggiunta da ieri una sesta nave da guerra statunitense: si tratta della "Uss San Antonio", un mezzo anfibio con a bordo diverse centinaia di marines, di ritorno da una missione di sei mesi nella Penisola Arabica. Secondo fonti riservate del Pentagono, la "San Antonio" si trovava nella regione per ragioni diverse da quelle delle altre cinque unità navali ma, dopo che giovedì aveva passato il Canale di Suez, le è stato ordinato di non proseguire lungo la rotta prevista e di rimanere invece nel Mediterraneo orientale, in prossimità appunto dei cacciatorpediniere: non perché si pensi all'impiego dei marines in un eventuale intervento anti-siriano, ma soltanto «come precauzione». Ieri Obama aveva reso noto di non aver ancora preso una decisione definitiva sul lancio o meno di un attacco al regime di Bashar al-Assad, ma aveva comunque precisato che nel caso sarà un'operazione «limitata», «circoscritta» e «non a tempo indeterminato», escludendo altresì il ricorso a truppe di terra.

14,02. L'Iran è pronto a difendere Damasco da ogni aggressione. Lo ha sottolineato il presidente della Commissione Sicurezza Nazionale e Politica Estera del parlamento di Teheran, Alaeddin Boroujerdi, in una nota diffusa prima del suo arrivo in Siria. Nel comunicato, Boroujerdi ha sottolineato che un eventuale intervento armato contro il regime di Damasco «incendierà» la regione e «l'entità sionista e l'Occidente» ne pagheranno «per primi» le conseguenze. Il presidente della Commissione ha quindi condannato la campagna mediatica «su larga scala» finalizzata a lanciare un attacco contro la Siria, parlando di «guerra psicologica e di segnale di stupidità» che riflette «la debolezza degli Usa».

12,36. Telefonata Usa-Israele. Il segretario alla Difesa Usa Chuck Hagel, di ritorno da una missione in Asia, stamani ha telefonato dall'aereo sul quale sta viaggiando il ministro della Difesa israeliano Moshe Ya'alon e quello francese Jean-Yves Le Drian. Lo riferisce il sito israeliano Debka. Intanto in Israele, il capo di Stato maggiore dell'esercito, generale Benny Gantz, ha compiuto ieri un sopralluogo sulle alture occupate del Golan, a ridosso della Siria, per sincerarsi del livello di preparazione delle proprie truppe e valutare la situazione sul terreno con il comandante della regione militare settentrionale, generale Yair Golan. Gantz ha anche assistito ad una esercitazione condotta da un battaglione di paracadutisti.

10,16. Delegazione iraniana in Libano e i Siria. Una delegazione di tre importanti deputati iraniani, tra cui il presidente della Commissione parlamentare per la sicurezza nazionale e la politica estera Alaeddin Boroujerdi, è partita stamani per una visita di cinque giorni in Libano e Siria: lo segnala l'agenzia iraniana Fars citando un portavoce della Commissione ma senza precisare però quando è previsto l'arrivo della delegazione a Damasco. I parlamentari portano «tre messaggi»: innanzitutto lo «sdegno» per l'uso di armi chimiche che a loro avviso è stato fatto da «paesi occidentali» in Siria; c'è poi «l'opposizione» alla presenza di qualsiasi «forza straniera» nel paese; infine verrà espresso «sostegno» alla «resistenza palestinese» contro il regime sionista di Israele.
Da parte iraniana è stato sottolineato che la delegazione si recherà a Damasco anche in caso di attacco statunitense contro la Siria.

Shopping24

Dai nostri archivi