Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 06 settembre 2013 alle ore 08:16.

My24
Tony Abbott, candidato della Coalizione, durante la campagna elettorale (Ap)Tony Abbott, candidato della Coalizione, durante la campagna elettorale (Ap)

Immigrazione clandestina. Divisi sull'economia e sull'ambiente, Governo e opposizione vanno a braccetto sul tema della immigrazione clandestina. L'Australia ha introdotto la detenzione obbligatoria per tutti i "non-cittadini illegali" nel 1992 e il dibattito sull'immigrazione clandestina e la piaga dei boat-people che arrivano dal Sud-Est asiatico ha infiammato la nazione per decenni. I Laburisti hanno virato verso una legislazione più umanitaria nel 2007, smantellando molte delle misure deterrenti nel frattempo introdotte dal Governo conservatore di John Howard. Negli ultimi anni, tuttavia, anche la politica dei Labor si è indurita con l'aumento degli arrivi clandestini dall'Asia (circa 12mila persone nel 2012). Sebbene i boat-people rappresentino solo il 5% dell'immigrazione verso l'Australia, il tema è caldo. «Stop the boat» è stato lo slogan di entrambi i partiti in questa ultima campagna elettorale in hanno cercato di superarsi in tema di severità. Il premier ha promosso un programma da 1,1 miliardi di dollari, chiamato "Il piano Papa Nuova Guinea" con cui gli aspiranti all'asilo politico verrebbero trasferiti fuori dall'Australia, in particolare in Papa Nuova Guinea e nell'isola di Nauru grazie ad accordi con i rispettivi Governi. Abbott preferisce delegare il problema all'esercito con un programma che prevede ritorni forzati verso il Paese di partenza dei boat-people, l'Indonesia.

Shopping24

Dai nostri archivi