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Questo articolo è stato pubblicato il 09 settembre 2013 alle ore 22:10.
L'ultima modifica è del 09 settembre 2013 alle ore 09:44.

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Santanché: il Pd ha aperto la crisi di Governo
«Il Pd e i giudici - ha detto Daniela Santanché (Pdl), ospite di Piazzapulita su La7 - stanno facendo a gara per chi sarà il primo a portare lo scalpo di Berlusconi: é chiaro che il Pd oggi ha aperto la crisi di governo, perché preferisce lo scalpo di Berlusconi al bene del Paese».

I numeri della Giunta
Tenendo conto delle appartenenze politiche dei membri della Giunta, sulla carta i rapporti di forza sono sfavorevoli a Berlusconi: 14 senatori voterebbero per la decadenza, 8 contro.

Pregiudiziali, le richieste di Augello
Tre, in tutto, le questioni pregiudiziali che il relatore ha posto alla Giunta (a norma dell'articolo 93 del regolamento) prima di procedere con la sua relazione: la prima, sull'ammissibilità di un ricorso alla Corte costituzionale sulle norme della legge Severino in materia di decadenza e incandidabilità; la seconda, sulla possibilità di poter sollevare direttamente l'eccezione di costituzionalità di fronte alla Consulta su dieci motivi indicati nella relazione., e la questione dell'interpretazione del merito della stessa legge Severino. Con la terza pregiudizialie, il relatore sollecita un rinvio interpretativo alla Corte di giustizia Ue, con procedura accelerata, per accertare la compatibilità della legge Severino con i principi del diritto comunitario.

M5S: diretta streaming per spiegare i retroscena
I Cinque stelle hanno annunciato al termine della seduta una diretta streaming per raccontare i particolari della Giunta (che si è svolta a porte chiuse). Il cortile del palazzo di S. Ivo alla Sapienza, dove si tiene la Giunta, è stato preso d'assalto da fotografi e giornalisti in attesa degli esiti della riunione della Giunta per le elezioni e le immunità.

Letta non teme le ripercussioni sul Governo
Ieri a Cernobbio, il premier Enrico Letta ha detto di non temere ripercussioni sul governo da quanto verrà deciso dalla Giunta del Senato: «Sono qui, stradeterminato e straimpegnato, non determinato a galleggiare ma determinato a compiere per realizzare il programma, a non farmi bloccare dal ritorno della conservazione e dai veti. La nostra missione é rompere le catene che bloccano l'Italia», ha detto ieri.

Alfano: la Giunta ascolti Augello
Questa mattina il segretario del Pdl, Angelino Alfano, intervistato a "La Telefonata" su Canale 5, si è augurato che «tutti i componenti della Giunta ascoltino con attenzione la relazione del senatore Augello perchè la decisione della giunta e poi dell'aula non è una pura presa d'atto, ha la natura di una deliberazione e quindi lascia un margine per le scelte dei singoli componenti». Alfano ha dichiarato che «Augello ha studiato attentamente le carte e suggerirà una strada. Noi chiediamo alla Giunta di sfuggire alla logica centrodestra-centrosinistra, speriamo che un approfondimento ci sia». Quanto alla legge Severino votata l'anno scorso dallo stesso centrodestra Alfano ha spiegato che «il problema è l'applicabilità della legge al passato mica al futuro, mi pare evidente che qualcuno vuole applicarla contro Berlusconi».

Non meno di un anno per la sentenza di merito, 3-4 mesi per l'ammissibilità
E per il ricorso alla Corte europea per i diritti dell'uomo, se fosse accolto, ci vorrebbe non meno di un anno per avere una sentenza di merito. Il tentativo di Berlusconi e del Pdl, al di là dei tempi del pronunciamento di Strasburgo, é di avere una sorta di «quarto grado giudizio» sul processo che lo ha condannato a quattro anni di reclusione per frode fiscale. L'accoglimento del ricorso avrebbe il significato politico di coinvolgere una istituzione europea nella valutazione di quella che l'ex premier definisce «una persecuzione giudiziaria che dura da vent'anni». Quanto alla prima valutazione sull'ammissibilità del ricorso presentato da Silvio Berlusconi «potrà arrivare non prima di tre-quattro mesi», confermano oggi fonti interne alla Corte europea dei diritti dell'uomo.

Stefano (M5S): il ricorso non cambia nulla. Sui tempi deciderà la Giunta
Dario Stefano (Sel), presidente della Giunta, ha sottolineato che «il ricorso in sede europea non cambia nulla» rispetto ai lavori già fissati. «Aspettiamo la relazione di Augello. Sui tempi sarà la giunta a decidere», ha sottolineato Dario Stefano prima di entrare in Giunta. «Il ricorso a Strasburgo va valutato con attenzione, ma non possiamo bloccare l'iter della Giunta. Saremmo noi in questa eventualità a violare la legge», ha sottolineato Stefania Pezzopane (Pd).

Casson: il ricorso a Strasburgo è irricevibile
Il ricorso di Silvio Berlusconi alla Corte di Strasburgo è «chiaramente non ricevibile perchè ci vuole un provvedimento definitivo che in questo caso non c'è. Il fatto che ne stiamo discutendo vuol dire che non c'è provvedimento definitivo», ha detto ai cronisti il senatore Felice Casson (Pd) prima di entrare in Giunta.Michele Giarrusso (M5S) ha dichiarato che «il ricorso alla Corte europea dei Diritti dell'Uomo da parte di Berlusconi è davvero un gesto disperato. È un ricorso inammissibile, che non ha alcun senso». Poi ha detto che «la legge Severino parla chiaro ed è nostra intenzione rispettarla».

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