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Questo articolo è stato pubblicato il 17 settembre 2013 alle ore 15:15.

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Il risarcimento da 564 milioni di euro deciso in II° grado
In secondo grado, la Fininvest era stata condanna a risarcire la Cir con 564,2 milioni di euro per il danno subito con l'annullamento, nel 1991 da parte della Corte d'Appello di Roma, del lodo arbitrale favorevole a De Benedetti sul controllo della Mondadori. Per i giudici della Cassazione, se in secondo grado di giudizio il relatore del collegio della Corte d'Appello di Roma Vittorio Metta - la cui corruzione è stata accertata in sede penale - non fosse stato corrotto, la Mondadori sarebbe andata a Carlo De Benedetti.

Comportamento Fininvest attestato sulla linea della corruzione
Nel mirino dei giudici della Suprema Corte, a pochi giorni dal deposito della sentenza sui diritti tv che ha portato alla condanna per frode fiscale di Berlusconi, ancora una volta la condotta di una società del Cavaliere, in questo caso la Fininvest, che «non si è dipanata soltanto lungo il sentiero dell'inganno avente ad oggetto gli elementi strutturali della transazione, ma si è soprattutto attestata sulla soglia della corruzione del giudice Metta al fine di ottenere una sentenza ingiustamente favorevole ai propri interessi da cui consequenzialmente sono scaturite le condizioni sfavorevoli accettate dal danneggiato (Cir) in sede transattiva».

Grazie allo sconto, Cir restituirà 70 milioni a Fininvest
Dei 564,2 milioni di euro di risarcimento stabiliti in II° grado, circa 180 milioni erano riconducibili al danno netto, il rimanente erano soprattutto interessi. Lo sconto di 24 milioni di euro deciso dalla Cassazione, riferiscono alcune fonti legali, è riferibile a quei 180 milioni di euro. Una volta ridotta quella cifra di riferimento, andranno ricalcolati anche gli interessi e questo porta quindi a una riduzione di oltre 70 milioni di euro complessivi. Dato che Fininvest ha già versato nel luglio 2011 a Cir i 564,2 milioni di euro satbiliti dalla Corte d'appello, dovra' essere quest'ultima a restituire la somma "scontata" alla società che fa capo a Silvio Berlusconi.

Processo penale, per Berlusconi reato di corruzione prescritto
In primo grado, il giudice Raimondo Mesiano aveva stabilito un risarcimento di 749,9 milioni sostenendo che la Cir aveva subito un danno patrimoniale da perdita di chance. Nel motivo di ricorso di Fininvest che la Cassazione ha accolto si denunciava falsa applicazione del criterio equitativo sul «danno patrimoniale ulteriore». Il processo penale connesso alla corruzione accertata per il "lodo Mondadori" si è invece concluso senza conseguenze per Silvio Berlusconi dal momento che il reato si è prescritto in secondo grado grazie alla rimodulazione dell'accusa da corruzione in atti giudiziari in corruzione semplice e la concessione delle attenuanti generiche.

Fininvest condannata a pagare 900mila euro di spese di giudizio
Con la sentenza di oggi si chiude definitivamente la causa civile del lodo Mondadori: in base al Codice di procedura civile, il deposito delle motivazioni rende pubblico anche il dispositivo della sentenza. L'udienza pubblica si era svolta il 27 giugno scorso: in quell'occasione, il pg di Cassazione, Pasquale Fimiani, aveva sollecitato la conferma della sentenza d'appello, seppur con una lieve riduzione del risarcimento. La Fininvest, si legge nel dispositivo della sentenza, é stata anche condannata al «pagamento della metà delle spese del giudizio di Cassazione» sostenute dal Cir «che si liquida in complessivi euro 900.200, di cui 200 per spese, restando tra le parti compensata l'altra metà».

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