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Questo articolo è stato pubblicato il 18 settembre 2013 alle ore 20:09.

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Brunetta (Pdl): in Giunta uno sfregio al decoro istituzionale
Rincara la dose Maria Elisabetta Casellati, senatrice del Pdl: «C'é un'indisponibilità totale da parte del Pd di ragionare davvero in punta di diritto. È un voto politico e pregiudiziale, una ghigliottina a Berlusconi». All'attacco del voto della Giunta anche il presidente dei deputati Pdl, Renato Brunetta, che parla di «sfregio» al «decoro istituzionale.» «Uno strumento altissimo della democrazia - commenta Brunetta in una nota - ha ferito insieme democrazia e giustizia. Nell'auletta del Senato si é espressa una maggioranza diversa da quella di "larghe intese" su cui si regge il governo Letta. Questa composta da Pd-Sel-M5S-Scelta Civica proporrei di chiamarla di "basse intese"».

Giarrusso (M5S): Lega ruota di scorta di Berlusconi
Michele Giarrusso, componente M5S della Giunta, difende invece il lavoro dell'organismo parlamentare «c'é stato un dibattito sereno, onesto e tranquillo», e accusa Pdl e Lega di «grave mancanza di rispetto», non giustificata «dal tenore della discussione. La Lega, in particolare, ancora una volta si qualifica come la ruota di scorta del Pdl e di Berlusconi».

Verdetto della Giunta (quasi) scontato
La bocciatura della proposta del relatore era in qualche modo scontata, vista la maggioranza sul punto che vedeva schierati insieme Pd, M5S e Sel. Dall'inizio della riunione, ognuno dei 7 gruppi politici rappresentati in Giunta ha avuto a disposzione 10 minuti per le dichiarazioni di voto finale (unica per ogni gruppo, visto che non si dovrebe aprire una discussione sulle pregiudiziali). Tutte le votazioni saranno per alzata di mano.

Pezzopane (Pd): la riunione non sarà lunga, non sbrodoliamo
«Dovrebbe essere una riunione non lunga: interverranno i capigruppo e poi il voto. Non sbrodoliamo questa situazione imbarazzante per il Paese». Così Stefania Pezzopane (Pd), prima di prender parte alla riunione. «Il discorso di Berlusconi è da anarco-insurrezionalista. È uno stalker del governo, più minaccioso nei confronti dei suoi ministri».

Tempi ancora lunghi per il voto definitivo dell'Aula
Dopo il voto della Giunta, la strada della decadenza di Berlusconi da senatore della regione Molise (dove il Cavaliere ha optato di risultare eletto) è ancora lunga. Dopo la bocciatura dellla proposta Augello, la Giunta dovrà comunque approvare una relazione e una proposta da presentare all'Aula del Senato, che ha l'ultima parola. Così, il passo successivo (dopo la nomina del nuovo relatore scelto tra i contrari alla relazione Augello e che quindi proporrà una relazione favorevole alla decadenza di Berlusconi) sarà un nuovo dibattito in Giunta. A seguire, un nuovo voto sulla relazione n. 2, comunque non vincolante per il voto definitivo dell'Aula. Proprio in vista ddi quel voto, negli ultimi giorni il M5S ha proposto di abrogare la possibilità del voto segreto in Assemblea.


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