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Questo articolo è stato pubblicato il 28 settembre 2013 alle ore 19:30.
L'ultima modifica è del 28 settembre 2013 alle ore 18:09.

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I ministri del Pdl: non più condizioni per restare
«A seguito dell'invito del presidente Berlusconi a dimetterci dal governo per le conclusioni alle quali il consiglio dei ministri di ieri è giunto sui temi della giustizia e del fisco - si legge in una nota congiunta Angelino Alfano, Nunzia De Girolamo, Beatrice Lorenzin, Maurizio Lupi e Gaetano Quagliariello, giunta qualche minuto dopo la presa di posizione del Cavaliere - non riteniamo vi siano più le condizioni per restare nell'esecutivo dove abbiamo fin qui lavorato nell'interesse del Paese e nel rispetto del programma del Popolo della Libertà. Rassegniamo le nostre dimissioni anche al fine di consentire, sin dai prossimi giorni, un più schietto confronto e una più chiara assunzione di responsabilità».

Cicchitto: sarebbe servita una discussione approfondita
Il deputato del Pdl Fabrizio Cicchitto ha criticato le modalità con cui si é arrivati alle dimissioni dei ministri del Pdl. Prima di arrivare a questo passo, è stato il suo ragionamento, sarebbe stata necessaria «una discussione approfondita» negli organismi dirigenti e nei gruppi parlamentari del Pdl.

Morra (M5s): non siamo disposti a fare da stampella
Intanto il M5s ha chiuso all'ipotesi di un rimpasto di governo e di un Letta bis con il coinvolgimento dei grillini. «Assolutamente non siamo disposti a fare da stampella - ha chiarito Nicola Morra, capogruppo M5S al Senato -. Ragioneremo su quanto avvenuto, ma penso che a fronte dell'esperienza fallimentare di questi soggetti non si possa che tornare alle urne».«Ora ci sarà sicuramente qualche smottamento - ha continuato Morra -. Non credo riusciranno a fare un governo di scopo, piuttosto tenteranno un Letta bis per vivacchiare qualche altro mese. Sono curioso di vedere cosa succede il 4 ottobre, perchè di certo la caduta del governo non pregiudica la possibilità di far lavorare Aula e giunta» per le elezioni sulla decadenza di Silvio Berlusconi.

Sc: ora i migliori si uniscano
«Altro che ricatto sull'Iva. Le dimissioni dei ministri del Pdl sono il ricatto di Berlusconi al Paese, alla sua credibilità internazionale, alla tenuta economica e sociale dell'Italia, al futuro dei nostri giovani. Continua così l'irresponsabilità dei maggiori esponenti del Pdl, spinti da un Berlusconi sempre più padrone e sempre meno leader politico», ha affermato Gianluca Susta, presidente dei senatori di Scelta Civica. Ora, conclude, i migliori si uniscano.

Vendola chiude alle elezioni anticipate, si fa fatica a trovare maggioranza
«Non si va a elezioni anticipate, si fa la fatica di cercare una maggioranza. Non con un dibattito al chiuso dei corridoi, del Transatlantico cercando qualche anima pia, ma parlando direttamente al Paese», ha spiegato alla festa di Cd Nichi Vendola

Maroni: ora subito al voto
Il segretario della Lega Nord Roberto Maroni ha accolto con favore le annunciate dimissioni dei ministri Pdl e ha auspicato che si vada a elezioni anticipate al più presto. «Bene le dimissioni dei ministri del Pdl, ora si vada subito al voto per eleggere un governo che dia risposte concrete al Nord». E ha detto di sperare che non ci sia un Letta bis: «io spero di no, il rischio c'é, immagino, soprattutto al Senato c'é chi non vuole lasciare il "cadreghino"».

Grillo: bisogna andare al voto
Nessuna trattativa con i partiti, scrive Grillo sul suo blog. «Bisogna andare al voto per vincere e salvare l'Italia. È l'ultimo treno. Napolitano non si opponga. I prossimi mesi saranno per cuori forti. In alto i cuori». Beppe Grillo invoca le elezioni subito. E lancia un forte attacco al Capo dello Stato. «L'Italia non può più reggersi sulle spalle di un ultra ottuagenario che sta, volontariamente o meno non importa, esercitando poteri da monarca che nessuno gli ha attribuito. Napolitano deve rassegnare le dimissioni. È a lui che dobbiamo questo impasse. Alle sue alchimie va attribuito lo sfacelo istituzionale attuale»

Montezemolo: atto di grave irresponsabilità
«Le dimissioni dei ministri del Pdl, in un momento difficilissimo per il Paese, sono un atto di grave irresponsabilità che può avere conseguenze drammatiche per i cittadini». Lo ha sottolineato Luca Cordero di Montezemolo aggiungendo che «l'Italia rappresenta nuovamente agli occhi del mondo un'anomalia e un fattore di instabilità, e questo gli italiani davvero non lo meritano». «Per gli imprenditori che combattono sui mercati
internazionali - ha proseguito - questo atto é un vero e proprio tradimento da parte di una forza politica che dovrebbe rappresentarne più di altre le istanze. Spero che persone come Lupi, Quagliariello, Sacconi, Gelmini, Lorenzin e lo stesso Alfano, riflettano bene - ha concluso - prima di decidere di assecondare, fino alla fine, una deriva populista e irresponsabile che riporta il Paese sul ciglio del baratro e che non corrisponde al sentire di milioni di elettori moderati».

Napolitano: no a campagne elettorali a getto continuo
In mattinata il presidente della Repubblica durante la visita del carcere di Poggio Reale a Napoli ha ricordato: «Non abbiamo bisogno di campagne elettorali a getto continuo, ma di risolvere i problemi concreti e di continuità. Abbiamo bisogno che il Parlamento discuta e lavori, non che ogni tanto si sciolga. Abbiamo bisogno di continuità nell'azione di governo, nei provvedimenti, per risolvere i problemi del Paese».

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