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Questo articolo è stato pubblicato il 28 settembre 2013 alle ore 16:20.
L'ultima modifica è del 28 settembre 2013 alle ore 12:10.

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Epifani: parlamento scioglierà nodo, basta ricatti
Sul rischio di una crisi di governo interviene anche il segretario del Pd: «La prossima settimana - spiega - in Parlamento si scioglierà il nodo e ci vorrà un sì oppure un no. Non si può passare la giornata a logorare il governo tra minacce, ricatti e blandizie».

Franceschini: non rafforzare maggioranza con qualcuno preso qua o là
Franceschini chiede un chiarimento vero. «Non ci interessa rafforzare la maggioranza con qualcuno preso qua o preso là», spiega il ministro per i rapporti col Parlamento, durante un incontro di AreaDem a Cortona (Ar). Quando il presidente del Consiglio, Enrico Letta, interverrà sulla fiducia, «ci rivolgeremo ai gruppi parlamentari, a tutto il parlamento, a ogni singolo parlamentare, facendo la domanda molto chiara: noi siamo stati chiamati per fare queste cose, volete che continuiamo o no? Dovete metterci -continua Franceschini- nelle condizioni politiche di farlo». «Serve separazione definitiva e totale delle vicende che riguardano la giunta del Senato dalle vicende del Governo».

Monti:governo deve continuare, ma su basi diverse
Nello scontro tra Pd e Pdl interviene anche l'altra forza politica che sostiene L'Esecutivo. «Siamo convinti che l'esperienza di governo della larga coalizione, del governo presieduto da Letta possa e debba continuare. Ma sulla base di atteggiamenti molto, molto diversi, più responsabili», afferma l'ex premier Mario Monti parlando ad una convention di Scelta Civica nel Bresciano. «A Enrico Letta - continua l'ex presidente del Consiglio - diciamo una sola cosa: non una settimana di più in condizioni di non governo dell'Italia». Monti attacca il Pdl: se aumenterà l'Iva, non sarà «colpa del governo ma di chi lo ha costretto» a togliere l'Imu sulla prima casa.

Vendola guarda a un Letta bis
Sel guarda anche all'ipotesi di un Letta-bis. «Non dico no a un governo Letta bis - afferma il leader Nichi Vendola -. Credo che tutti coloro che intendono cambiare la legge elettorale debbano farlo al più presto, perchè il porcellum è una mina sotto le fondamenta del Paese. È comunque necessario chiudere l'esperienza delle larghe intese e trovare in questo Parlamento le forze disponibili per cambiare il Porcellum. Noi siamo pronti a fare la nostra parte e a traghettare il Paese da questa palude».

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