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Questo articolo è stato pubblicato il 29 settembre 2013 alle ore 15:56.

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Maurizio Lupi, Beatrice Lorenzin e Gaetano Quagliariello (Ansa)Maurizio Lupi, Beatrice Lorenzin e Gaetano Quagliariello (Ansa)

Quagliariello: le elezioni anticipate? Un grave errore
Da Piacenza dove ha partecipato a un dibattito nell'ambito del Festival del diritto il ministro Gaetano Quagliariello ha chiarito di non aver ancora presentato le dimissioni. A chi gli chiedeva se lo avesse già fatto, il responsabile delle Riforme ha risposto: «Non ho fatto in tempo, quando rientro». «Spero nasca una posizione diversa da quella espressa ieri ad Arcore, anche per Berlusconi», ha confidato. Le elezioni anticipate? Sarebbero «un grave errore», ha spiegato. Considerato che sulla legge elettorale pende il vaglio della Corte Costituzionale «eventuali elezioni anticipate» saranno possibili «dopo il giudizio della Corte». E, quindi, «serve assolutamente un governo anche per fare elezioni anticipate». «Quello che mi preoccupa - ha concluso Quagliariello - è che questo governo sarà sicuramente peggio per il centrodestra, per il Paese e anche per Berlusconi». Quindi una battuta sulla neonata Forza Italia: «Se ci sarà solo una riedizione di Lotta Continua del centrodestra ne prenderò atto e mi dedicherò, magari, a creare il Napoli Club del Salario». Nei giorni scorsi il ministro del governo Letta in quota Pdl ha criticato la decisione di far dimettere tutti i parlamentari del Popolo della Libertà un secondo dopo il via libera della Giunta per le elezioni del Senato alla decadenza di Berlusconi.

Lorenzin: mi dimetto ma non condivido, non sarò in Forza Italia
Quagliariello non è il solo a dissociarsi dalla linea del muro contro muro adottata dal partito in queste ultime ore. Sì alle dimissioni «per coerenza politica nei confronti di chi mi ha indicato come ministro di questo Governo», tuttavia «continuerò a esprimere le mie idee e i miei principi nel campo del centrodestra, ma non in questa Forza Italia». Lo ha spiegato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che ha aggiunto: «Ho vissuto questi mesi con spirito di servizio, consapevole dell'eccezionalità del momento storico che sta attraversando il mio Paese. Grata a Berlusconi di avermi scelto come ministro, sono orgogliosa di quello che il governo Letta ha fatto nonostante le grandi differenze che contraddistinguono i suoi componenti. Rivendico il ruolo centrale che i ministri del Pdl hanno giocato nelle scelte di politica economica e sociale nell'interesse degli italiani». Dopo le dichiarazioni dei due ministri Pdl dimissionari Quagliariello e Lorenzin, i due sono fuori dal partito? «Sì, credo di sì», ha risposto Mara Carfagna, portavoce del partito, a margine dell'appuntamento a Napoli con il quale si é collegato telefonicamente Berlusconi.

Matteoli: troveremo una sintesi unitaria
«Non mi pare che gli amici che hanno criticato le modalità con cui si è arrivati alle dimissioni dei nostri ministri pongano insuperabili problemi di sostanza politica. Tutti concordiamo sul fatto essenziale che le condizioni politiche e programmatiche per restare al governo siano venute meno. Sono certo che domani sera nella riunione dei gruppi, opportunamente convocata, discuteremo e come sempre troveremo la sintesi in piena e perfetta unità», ha dichiarato il senatore Altero Matteoli intervenendo a TgCom24.

L'ex ministro Frattini: Italia non merita crisi al buio
Non ha condiviso la linea nemmeno l'ex ministro Franco Frattini. «Grave voltare le spalle al Paese - ha sottolineato -. L'Italia é in difficoltà, non merita una irresponsabile crisi al buio. Necessari serietà e impegno leali».

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