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Questo articolo è stato pubblicato il 01 novembre 2013 alle ore 13:37.
L'ultima modifica è del 04 novembre 2013 alle ore 18:42.

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Un ricco approfondimento è dedicato al grafene, il materiale rivoluzionario, sul quale l'Unione Europea ha varato un ambizioso programma di ricerca della durata di dieci anni, coordinato dal consorzio Graphene Flagship. Il progetto Graphene permette ai visitatori di scoprire le eccezionali proprietà, le applicazioni tecnologiche e le potenzialità future di questo materiale molto sottile e resistente. Con cinque differenti workshop, un ciclo di momenti d'approfondimento con i ricercatori del consorzio e la possibilità di incontrare uno dei massimi esperti mondiali sul tema, il fisico Kostya Novoselov.

I laboratori
Fin dalla sua prima edizione, nell'autunno del 2003, il Festival si è proposto di intrecciare la divulgazione scientifica con la partecipazione diretta del pubblico. Punto centrale della sezione interattiva è la proposta dei laboratori, nei quali i visitatori possono toccare con mano i principi e le scoperte della scienza. Spesso, attraverso percorsi che prevedono anche una contaminazione con le discipline dell'arte, della creatività, della cultura. È il caso di alcuni dei laboratori dell'undicesima edizione: in La bellezza del dipinto che parla ai nostri sensi... il pubblico può scoprire le tecniche con cui si utilizza l'acustica per valutare lo stato di degrado di manufatti artistici quali antichi affreschi o dipinti su tavola (il capolavoro di Pieter Paul Rubens Venere e Marte); in L'invisibile bellezza vengono mostrate le nuove tecnologie che permettono di scoprire gli stadi evolutivi di un'opera d'arte (legato a questo laboratorio è l'evento speciale I dipinti svelati di Ansaldo Pallavicino della Galleria Nazionale di Palazzo Spinola); in Il Gene X è invece l'arte del fumetto a rivelare i segreti della genetica e le innovazioni della biotecnologia.
Sono incentrati sull'energia i due laboratori promossi da Eni. Il primo, Dov'è l'energia?, è un gioco per imparare a conoscere fonti fossili e rinnovabili, mentre Game Energiascuola, propone ai ragazzi delle scuole superiori una riflessione per un consumo consapevole e responsabile attraverso un'attività di sperimentazione touchscreen. L'arte non c'entra invece in Gioconda a Genova (Gioconda non indica il capolavoro di Leonardo Da Vinci ma l'acronimo di "i giovani contano nelle decisioni su ambiente e salute): un laboratorio in cui il pubblico giovane può riflettere sui temi ambientali, affrontando problemi e immaginando soluzioni. Per i bambini dai 6 ai 13 anni è invece pensato Ma che bel virus!, viaggio alla scoperta dell'infinitamente piccolo in cui si potrà giocare a "creare" il proprio virus.

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