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Questo articolo è stato pubblicato il 04 novembre 2013 alle ore 18:12.
L'ultima modifica è del 05 novembre 2013 alle ore 23:08.

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I due omicidi dei militanti di Alba Dorata

L'assassinio dei due simpatizzanti di Alba dorata, di cui oggi si svolgono i funerali ad Atene, è stato compiuto con una estrema professionalità: in 7 secondi esatti il killer ha ucciso due persone e ne ha ferito un'altra, usando armi mai viste prima in mano a terroristi in Grecia nei pur numerosi attentati: una pistola Zastava, di fabbricazione serba.

Il killer ha sparato colpi sui corpi già stesi privi di vita a terra. Elementi di una esecuzione spietata sembra fatta apposta per scatenare la reazione degli appartanenti di Alba dorata, che erano già stati colpiti dai provvedimenti della magistratura e del ministro degli Interni Nicos Dendias. Ministro che aveva rimosso due capi della polizia ellenica sospettati di complicità con gli estremisti di destra. Che bisogno c'era, ipotizzando la matrice anarchica o di sinistra, di colpire un movimento già alle corde?

Il portavoce di Alba dorata, Ilias Kasidiaris, ha invitato a non accettare la provocazione dell'attentato di Neo Eraklio, invitando alla calma. Ma la domanda d'obbligo sorge spontanea: sarà ascoltato dai suoi o la miccia della violenza è ormai stata appiccata nel tentativo estremo di far "saltare" la Grecia, la dove la pesante crisi economica non è riuscita nell'opera di destabilizzazione? Una domanda per ora destinata a restare senza risposta.

Gli striscioni laziali
Lo striscione «Il tramonto rosso, l'alba dorata: Manolis e Yorgos presenti», apparso domenica a Roma nella curva nord dello stadio Olimpico, dove erano assiepati i tifosi della Lazio, durante la partita fra i biancocelesti e il Genoa, non è un buon segnale in vista delle prossime elezioni europee di maggio che rischiano di diventare un referendum sulle politiche di austerità europee fin qui seguite per contrastare la crisi economica dei debiti sovrani. Già alcuni giornali hanno parlato di un grande internazionale anti-Europea che si sta formando in vista delle elezioni europee di maggio 2014.

Hedge fund Usa investe 100 milioni di euro
L'hedge fund americano York Capital Management investira' 100 milioni di euro nel gruppo edilizio ellenico Gek Terna, acquisendo il 10% delle partecipazioni della società. È la quarta operazione realizzata quest'anno da un fondo speculativo Usa nel paese alle prese con le richieste previste dal pacchetto di salvataggio Ue per evitare il default.
«L'investimento contribuirà agli sforzi per il rilancio di Gek Terna e riflette la fiducia nella ripresa dell'economia tedesca», si legge in una nota congiunta delle società.

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