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Questo articolo è stato pubblicato il 10 novembre 2013 alle ore 08:22.

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Al termine del Plenum, tuttavia, l'agenzia Nuova Cina rilascerà una lunga dichiarazione finale, mentre l'apertura dell'assise è stata annunciata in mattinata dal canale Cctv in lingua inglese.
Pechino ha rafforzato la sicurezza in fase di preparazione dell'incontro, anche a seguito dell'incidente di Piazza Tiananmen, la macchina che si è lanciata contro l'ingresso della Città Proibita sembra per un atto terroristico di separatisti uiguri, ma anche per le esplosioni nello Shanxi, vicino alla sede provinciale del partito comunista.
L'incontro, ufficialmente conosciuto come il Terzo Plenum del 18esimo Comitato Centrale è più importante dei primi due in cui già gli eletti per un mandato di cinque anni l'anno scorso si sono già riuniti. I primi due incontri sono in gran parte dedicati a questioni relative a questioni interne. Il Terzo plenum, invece, è diventato il momento scelto dalla nuova leadership di Pechino per mettere a fuoco obiettivi politici e in questo caso la strada per le riforme.
In passato gli snodi cruciali del Paese si sono verificati durante i Plenum, così nel 1978 quando Deng Xiaoping ha avviato riforme storiche per aprire l'economia al mercato, poi il Plenum nel 1993 che ha approvato il dogma dell'economia socialista di mercato e aperto la strada a riforme radicali come quella di cui è stato artefice il premier Zhu Rongji, propedeutico all'ingresso nella Wto. Quello di Hu Jintao e Wen Jiabao che l'anno scorso hanno chiuso il loro mandato, non ha prodotto riforme memorabili, anzi, il pacchetto di stimolo da 4mila miliardi, una pioggia di yuan, ha creato un buco di 10mila miliardi nell'economia locale che sta rendendo più difficile l'opera riformatrice dei nuovi, Xi JInping e Li Keqiang. Non sarà facile trovare punti di incontro condivisi, la leadership attuale è frutto di una mediazione complessa.
© RIPRODUZIONE RISERVATAIL RITO E I SUOI PRECEDENTI
Una formula antica
Per modernizzare la Cina la leadership cinese ricorre al rito antico del Plenum, che riunisce i dirigenti del Partito comunista in un conclave laico. Porte chiuse e, al termine, comunicati spesso difficili da decifrare. Questo è il terzo Plenum della nuova leadership. Come vuole la tradizione i due precedenti sono stati dedicati rispettivamente al cambio della guardia e alla presa di coscienza delle priorità e dei problemi più importanti per il Paese. Fu c osì anche nel 1978, quando Den Xiaoping scelse il terzo Plenum per annunciare la storica apertura del Paese all'economia di mercato. Nel 1993 fu la volta dell'economia di mercato «socialista» e di un'altra ondata di riforme promosse dall'allora premier Zhu Rongji che portò all'ingresso della Cina nella Wto. Decisamente meno memorabile fu il Plenum del 2003, mentre nel 2008 Hu Jintao e Wen Jabao annunciarono il maxi-piano di stimolo in risposta alla crisi globale.

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