Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 18 novembre 2013 alle ore 14:17.
L'ultima modifica è del 19 novembre 2013 alle ore 11:45.

My24

Legge di stabilità in Aula al Senato venerdì
Intanto riprendono le votazioni in commissione Bilancio al Senato sul ddl Stabilità. La Commissione concluderà l'esame degli emendamenti giovedì, in serata: è quanto é emerso nel corso della riunione della conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama. Dopodiché, venerdì mattina - stando alle indicazioni fornite dal presidente Grasso - l'Aula inizierà l'esame congiunto dei disegni di legge di Stabilità e di Bilancio (alle 9 é prevista la conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama).

Già domani potrebbero arrivare gli emendamenti del Governo
Un pacchetto di emendamenti del governo al ddl stabilità dovrebbe arrivare in commissione Bilancio già domani, martedì: lo riferiscono fonti dell'esecutivo, aggiungendo che dovrebbero essere meno di una decina di proposte. A partire da quelli che estendono il tetto di retribuzione per i manager pubblici anche alla Banca d'Italia e che rafforzano il Fondo di garanzia per le imprese con un coinvolgimento più a vasto raggio della Cassa depositi e prestiti. Entro la fine della settimana la Commissione dovrebbe anche affrontare anche i nodi più delicati della "stabilità": cuneo fiscale e tassazione sugli immobili. Nel primo caso il Pd punta a restringere la platea dei benificiari degli sconti Irpef concentrando le agevolazioni nella fascia sotto i 35mila euro. Forza Italia e Nuovo centrodestra sembrano invece orientati a spingere per concentrare tutte le risorse disponibili su questo versante sulla detassazione del salario di produttività.

Accordo non facile sulla casa
Più complessa la partita sulla casa. Il Pd sta cercando di reintrodurre anche con la Tasi detrazioni simili a quelle che erano in vigore con l'Imu. L'idea sarebbe quella di prevedere una detrazione standard di 100-150 euro alzando però l'aliquota base per gli immobili (dall'1 all'1,5 per mille) o, in alternativa, quella massima attualmente al 2,5 per mille. Una soluzione che non piace però ai berlusconiani di Forza Italia. Che bocciano anche il ricorso al tributo unico comunale (Tuc) proposto dagli alfaniani del Nuovo centrodestra.

Arriva lo stop alla seconda rata Imu
Sempre sul versante della casa al più tardi a metà settimana dovrebbe essere definitivamente sancita la cancellazione della rata Imu di dicembre sulle abitazioni principali. Lo stop per decreto legge potrebbe già arrivare con il Consiglio dei ministri che dovrebbe essere convocato domani, ma non dovrebbe riguardare i beni agricoli (terreni e case rurali). Che dovrebbero continuare a pagare l'imposta limitando così la "copertura" del provvedimento a circa 2 miliardi (si sarebbe saliti a 2,4 miliardi con i beni agricoli. Le risorse arriveranno in gran parte dall'aumento degli acconti fiscali per banche e assicurazioni: il nuovo tetto dovrebbe essere collocato tra quota 116% e 120 per cento.

Pronta la rivalutazione delle quote di Bankitalia
Questa operazione dovrebbe essere accompagnata parallelamente da quella sulla rivalutazione delle quote della Banca d'Italia anche per compensare il "buco" che si aprirebbe nei conti sul 2014 per l'anticipo sul 2013 del gettito legato all'aumento degli acconti. Sulla base del parere tecnico fornito dalla Banca d'Italia al ministero dell'Economia il valore delle quote dovrebbe essere collocato tra i 5 e i 7 miliardi e dovrebbe garantire allo Stato entrate per circa 1 miliardo.

Shopping24

Dai nostri archivi