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Questo articolo è stato pubblicato il 26 novembre 2013 alle ore 15:40.
L'ultima modifica è del 26 novembre 2013 alle ore 18:58.

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TRIESTE - In cronico ritardo sulla tabella di marcia, il presidente russo Vladimir Putin è arrivato a Trieste, accolto dal presidente del Consiglio Enrico Letta in una piazza Unità d'Italia deserta, con la città in arretramento dietro le transenne imposte da misure straordinarie di sicurezza. Qui ha preso il via il vertice intergovernativo Italia-Russia, un'occasione di rilancio dei rapporti bilaterali su tanti fronti, perché ai colloqui partecipano le squadre dei due governi quasi al completo.

In parallelo, nel Teatro Verdi accanto alla piazza si è riunito il mondo degli imprenditori che animano la cooperazione Italia-Russia. Il Business Forum promosso dal Foro di dialogo italo-russo e organizzato dall'Ispi è la culla di numerosi accordi firmati con la benedizione di Putin e Letta. Equamente distribuiti in tre "cluster", finanza, energia e industria: ne sono protagonisti Poste italiane e Selex insieme a Poste russe, Mediobanca con Vnesheconombank, Ubi Banca con Transcapital Bank, Sace, il Fondo strategico italiano della Cassa depositi e prestiti. I grandi gruppi dell'energia, Eni ed Enel, Prysmian nel settore dei cavi per la distribuzione di energia, Fincantieri, Cremonini, Pirelli. L'istituto italiano di tecnologia con Skolkovo, la grande promessa dell'innovazione russa.

Sono stati firmati 28 accordi, ha dichiarato Letta: «Abbiamo molti impegni da implementare, gli accordi devono diventare fatti concreti», ha aggiunto. Accordi che è difficile sintetizzare in grandi cifre ma che hanno in comune la ricerca di una via di uscita dalla crisi nella conferma della presenza italiana in un Paese difficile e promettente come la Russia, nel sostegno dell'export che, secondo le previsioni di Sace, in Russia può crescere del 10,5% nei prossimi quattro anni, arrivando dagli 11 miliardi di oggi a 16 miliardi nel 2017. La crisi globale ci ha cambiati, ha spiegato nel suo intervento Franco Bassanini, del comitato di presidenza del Forum, sottolineando l'importanza degli investimenti di lungo termine, nell'economia reale e nelle infrastrutture. La direzione verso cui dirigere quest'azione comune Italia-Russia.

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