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Questo articolo è stato pubblicato il 08 dicembre 2013 alle ore 15:01.
L'ultima modifica è del 08 dicembre 2013 alle ore 23:31.

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Ore 14,59. A Napoli alle 14 hanno votato 30mila persone
In Campania l'affluenza alle urne è sostenuta in particolare tra Napoli e provincia dove, dato relativo alle ore 13, hanno espresso la loro preferenza circa 30 mila persone. Il dato sull'affluenza è positivo anche in altri capoluoghi di provincia, come Salerno e Avellino, e viene spiegato anche con l'effetto trascinamento esercitato dalle liste collegate.

Ore 14,40. Alle 12 in Lombardia 100mila votanti
Sono stati circa 100mila, alle 12, i votanti in Lombardia alle primarie per la scelta del segretario del Partito democratico. I dati sono stati resi noti dal Pd regionale.

Ore 14,23. Affluenza in calo in Friuli venezia Giulia
Affluenza in calo di circa il 30 per cento alle 12 in Friuli Venezia Giulia rispetto alle primarie del 2009. Hanno votato in regione 18.058 persone rispetto alle 22.176 di quattro anni fa. È «il dato che prevedevamo», commentano alla segreteria del Pd. A livello di provincia alle 12 avevano votato a Gorizia 2.417 (2.998), a Pordenone 3.689 (4.872), a Trieste 2.905 (4.124) e a Udine 9.047 (10.182).

Ore 14,17. Code ai seggi a Milano
Buona affluenza, finora, per le primarie del Pd nei 321 seggi di Milano e provincia. Code, in particolare, fuori dai seggi di Milano città - in tutto 133 - dove i cittadini hanno cominciato a presentarsi già da questa mattina sul presto. «I dati che abbiamo raccolto in alcuni seggi campione sono in linea con i numeri raggiunti, alla stessa ora, durante le primarie del 2009», ha sottolineato il segretario organizzativo del Pd metropolitano, Paolo Razzano.

Ore 14,14. Sabina Guzzanti: non voto, operazione demagogica
«Non vado a votare: penso che queste primarie siano un'operazione piuttosto demagogica, una risposta demagogica alla richiesta vera e reale di partecipazione da parte della gente», ha detto Sabina Guzzanti, ospite oggi dell'Intervista di Maria Latella su Sky Tg24. «Partecipazione - ha spiegato l'attrice - non è chiedere di scegliere tra tre facce, come se fosse un reality a eliminazione. Dovremmo essere costantemente interpellati sulle cose da fare. C'è bisogno di partecipazione sulle scelte, non sulle facce».

Ore 13,57. Civati: a Letta direi di spostare la fiducia più in là
La prima cosa che Giuseppe Civati direbbe al premier Enrico Letta se stasera fosse lui il vincitore delle primarie del Pd è che «forse spostiamo la fiducia di mercoledì più in là perché il risultato degli elettori del Pd ci dice che il lungo patto con Alfano e Giovanardi si deve rivedere». «Io chiedo di votare per me - ha aggiunto - perché vorrei andare a votare presto, gli altri due vogliono stare al governo con Alfano e Formigoni fino al 2015».

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