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Questo articolo è stato pubblicato il 18 dicembre 2013 alle ore 15:15.
L'ultima modifica è del 19 dicembre 2013 alle ore 09:59.

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Bartolomeo Gagliano (Ansa)Bartolomeo Gagliano (Ansa)

Gli inquirenti: fuga decisa all'improvviso
Bartolomeo Galliano, il serial killer evaso dal carcere di Marassi, con ogni probabilità ha deciso all'ultimo momento di non rientrare nella casa circondariale dopo il permesso premio. Ne sono convinti gli inquirenti che indagano sulla vicenda.
Galliano, infatti, l'altro pomeriggio si è recato al dipartimento di salute mentale di Genova dove era seguito da tempo. La visita era già stata programmata, visto che l'uomo è anche stato dichiarato seminfermo di mente. Dopo è andato a trovare la madre a Savona.
All'inizio della detenzione il serial killer aveva dato seri problemi: cercava sempre la rissa, era violento e conflittuale con gli altri detenuti e le guardie penitenziarie. Negli ultimi tre anni, invece, si era calmato e aveva tenuto una condotta regolare.

Il direttore del carcere: ci ha stupiti
«Non ce lo aspettavamo, negli ultimi tempi il suo atteggiamento era molto migliorato. È una decisione che ci ha stupiti». Così Salvatore Mazzeo, direttore del carcere genovese di Marassi, commenta la fuga di Bartolomeo Gagliano, serial killer savonese evaso oggi da Genova.
Per lui era il terzo permesso premio e lo aveva ottenuto per motivi familiari. Gagliano deve scontare un fine pena residuo di un anno per rapine varie. Negli ultimi tre anni, spiegano fonti penitenziarie, aveva tenuto una condotta esemplare tanto che la direzione del carcere di Marassi aveva pensato di inserirlo in uno dei progetti lavorativi.

Killer di prostitute e trans
È una lunga scia di sangue quella che Bartolomeo Gagliano si è lasciato alle spalle prima di finire il carcere nell'89. Il serial killer evaso oggi dal carcere di Genova era accusato dell'omicidio di una prostituta, di una transessuale e di una terza persona in un turbine di follia omicida in cui aveva coinvolto un altro criminale fuggito con lui dal manicomio criminale di Montelupo. Gagliano aveva 31 anni quando fu arrestato per l'omicidio del trans Francesco Panizzi. A incastrarlo due bossoli rinvenuti all'interno della sua macchina al momento della cattura: dalla perizia balistica era risultato che erano stati espulsi dalla stessa arma, una pistola 7,65, usata per uccidere la prostituta Laura Baldi, e per ferire, durante un gioco erotico, una donna con cui aveva una relazione.

Il killer è latitante da ieri alle 21
Il serial killer Bartolomeo Gagliano doveva rientrare in carcere ieri mattina alle nove, e non stamane, come era emerso in un primo momento. Da ieri sera alle 21 è stato dichiarato evaso. Lo ha detto il direttore del carcere di Marassi Salvatore Mazzeo. «Gagliano doveva rientrare in carcere ieri mattina alle nove ma non si è presentato. Come è prassi abbiamo atteso dodici ore prima che scattasse il reato di evasione, poi abbiamo fatto la notizia di reato» ha spiegato.
«Gagliano era uscito dal carcere in permesso domenica scorsa. Era andato a prenderlo all'uscita il fratello, come era accaduto la volta precedente. Lunedì mattina a mezzogiorno si è presentato al dipartimento di salute mentale di Savona come programmato per una seduta terapeutica. Ieri mattina ha deciso di non rientrare».


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