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Questo articolo è stato pubblicato il 20 dicembre 2013 alle ore 11:28.
L'ultima modifica è del 20 dicembre 2013 alle ore 17:59.

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Direttore carcere: avevo informativa generica
Oggi Mazzeo a Radio 24 è tornato sulla vicenda della sua conoscenza dei precedenti penali di Gagliano. «Avevo una informativa generica - ha minimizzato - Abbiamo rispettato la legge, è successo l'imponderabile. Il passato di Gagliano non doveva contare». E aveva previsto: «Conosco bene Gagliano, penso che stia pensando di costituirsi, non credo che andrà all'estero. Se non si costituirà presto sarà preso»

Cancellieri: carcere sapeva sua storia
Stamattina lo stesso ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri, ha invece spiegato, nella sua informativa alla Camera, che in carcere tutti erano a conoscenza del percorso di Galliano. «Sia il magistrato di sorveglianza che il carcere erano a conoscenza dell'ampio curriculum criminale di Bartolomeo Gagliano», ha detto il ministro.

No a emotività su permessi, non trarre conclusioni affrettate
Il Guardasigilli ha chiesto però di non trarre dalla vicenda conclusioni affrettate, come sarebbe per esempio una stretta sui permessi premio. «Non è da un singolo episodio che si possono trarre conclusioni affrettate ed emotive su istituti irrinunciabili per l'attuazione del principio costituzionale della rieducazione della pena», ha sostenuto.

Con amnistia -30% processi penali
Nel corso dell'audizione in commissione giustizia al Senato questo pomeriggio, invece, Cancellieri ha parlato di sovraffollamento delle carceri. Si è detta certa di una «celere approvazione del disegno di legge 925 in materia di pene detentive non carcerarie e messa alla prova » da parte del Senato. E ha poi spiegato l'impatto di due provvedimenti come l'amnistia o l'indulto, sollecitati dal capo dello Stato, sulla popolazione carceraria. «Un provvedimento di amnistia per tutti i reati punibili con pena edittale massima fino a tre anni determinerebbe un abbattimento delle pendenze effettive nell' ordine del 25-30% (secondo le rilevazioni ministeriali: tra i 266.720 e i 308.966 processi su un totale di 993.942).

Con indulto come 2006 fuori in 23mila
Un indulto nella misura di tre anni (come l'ultimo approvato in Parlamento nel 2006) consentirebbe invece «l'uscita dal carcere di circa 23mila dei quasi 39mila detenuti in esecuzione di pena definitiva» ha detto il ministro della Giustizia. In questo modo, ha aggiunto il Guardasigilli «il nostro sistema penitenziario tornerebbe in equilibrio con la capienza regolamentare ed effettivamente disponibile».

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