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Questo articolo è stato pubblicato il 07 gennaio 2014 alle ore 20:58.
L'ultima modifica è del 08 gennaio 2014 alle ore 17:16.

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Rimpasto? Non voglio le poltrone
«Io non ce l'ho con Letta. Se il premier decide di fare cambiamenti nella squadra di governo, va bene, ma faccia lui. L'idea - ha detto il segretario del Pd - che siccome ho vinto le primarie mi spettano tot ministri, tot sottosegretari, non mi piace. Io voglio cambiare l'Italia, non voglio poltrone».

Giusto sforare il 3% per un bel progetto
Poi ha ribadito che «se ci fosse un bel progetto per il paese sarebbe giusto anche sforare il 3 per cento», previsto dai trattati europei, del rapporto deficit Pil.

Quello di Fassina è stato un gesto politico
Poi le dimissioni del viceministro Stefano Fassina. «Credo che tutti voi sappiate perfettamente che Stefano Fassina ha fatto un gesto politico», ha detto Renzi ricordando che si era già dimesso una volta e «aveva annunciato le dimissioni la mattina stessa in un'intervista. Quella della battuta (Fassina chi? n.d.r.) é stata un pretesto. Il viceministro dell'Economia se si dimette non lo fa per una battuta», ha insistito il segretario del Pd, «non stiamo all'asilo, stiamo discutendo del governo del paese. Sa quante battute ho preso io da Fassina...». Invece «avrei capito se si fosse dimesso per i 150 euro agli insegnati», ha sottolineato.

Sono contrario alla web tax
«Non cambio idea sulla base del Financial Times, sono contrario alla formulazione della web tax», ha detto Matteo Renzi. «La tassa che é stata proposta in Italia é una barzelletta perché viene immediatamente aperta una procedura d'infrazione, questo tema deve essere affrontato in Europa», ha sottolineato il segretario del Pd. «C'é il semestre europeo che sarà presieduto da Letta, portiamo lì la discussione».

Cambiamo la Fini-Giovanardi
La questione delle droghe leggere, poi, non può essere affrontata in modo schizofrenico. «Mi pare che sia abbastanza schizofrenico un paese in cui si passa dal probizionismo più totale che mette sullo stesso piano droghe pesanti e leggere a una situazione in cui lo stesso partito che ha voluto la Fini-Giovanardi vuole la liberalizzazione totale. Io dico: andiamo per ordine. Iniziamo a cambiare la Fini-Giovanardi e ripristinare la distinzione tra droghe leggere e pesanti», ha detto Renzi, che si è detto contrario alla proposta di liberalizzazione delle droghe leggere.

Critiche a Saccomanni sulla richiesta agli insegnanti di restituzione degli scatti
Matteo Renzi ha poi criticato la richiesta del ministero dell'Economia agli insegnanti di restituire gli scatti. «A me non interessa il rimpasto, ma se il ministero dell'Economia richiede indietro 150 euro agli insegnanti io mi arrabbio», ha detto. «Non stiamo su 'Scherzi a parte'. Non puoi dare dei soldi e poi chiederli indietro», ha aggiunto.

Con Monti non abbiamo parlato di legge elettorale
Poi gli è stato chiesto cosa è stato detto nell'incontro con Mario Monti. «Con Monti non abbiamo parlato di riforma elettorale, abbiamo parlato di Europa. Io condivido in pieno l'idea di Monti che non sia la Germania il nostro nemico», ha detto Matteo Renzi.

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