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Questo articolo è stato pubblicato il 10 febbraio 2014 alle ore 12:09.
L'ultima modifica è del 10 febbraio 2014 alle ore 22:48.

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Renzi: inaccettabile l'attacco a Napolitano
«È inaccettabile l'attacco di queste ore contro il presidente Napolitano. Al Capo dello Stato, che come sempre anche in quella circostanza agì nell'interesse esclusivo degli italiani, va la più affettuosa solidarietà delle democratiche e dei democratici», ha scritto in una nota il segretario del Pd Matteo Renzi.

Il Financial Times: "Monti's secret summer"
Oltre alla stampa italiana anche il Financial Times si occupa oggi delle rivelazioni di Alan Friedman sul ruolo giocato dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nella crisi del governo Berlusconi, in una analisi firmata dallo stesso Friedman dal titolo 'Monti's secret summer' (L'estate segreta di Monti). Un'intera pagina del giornale della City è dedicata alle anticipazioni sui contenuti del libro di Friedman, nel quale si parla dei colloqui di Napolitano nell'estate 2011 con Mario Monti, che precedono di almeno 6 mesi la nomina dell'allora presidente della Bocconi a premier dopo l'uscita di scena di Silvio Berlusconi nel novembre 2011. Friedman ricorda anche che il ruolo avuto da Napolitano è stato apertamente criticato dal «comico diventato politico» Beppe Grillo, che ha chiesto l'impeachment del capo dello Stato. «L'Italia resta profondamente divisa sugli eventi del 2011 e sul ruolo di Napolitano», afferma Friedman al termine della sua analisi. «La discussione sul fatto che Napolitano sia andato oltre i suoi poteri costituzionali durante l'estate e l'autunno del 2011 può essere lasciata agli storici».

Friedman: Napolitano sondò la disponibilità di Monti già dal giugno 2011
Nel libro Mario Monti conferma che il capo dello Stato, preoccupato per le sorti del Paese, sondò la sua disponibilità a sostituire Berlusconi a palazzo Chigi. De Benedetti avrebbe confermato che Monti nell'estate 2011 andò da lui a chiedere consiglio se accettare o meno la proposta di Napolitano. E Prodi avrebbe ricordato una conversazione sullo stesso tema nel giugno 2011. Mesi prima, dunque, rispetto alla nomina dell'allora presidente della Bocconi a palazzo Chigi, datata 13 novembre 2011. La polemica ha preso corpo proprio nella prima giornata di esame da parte del Comitato parlamentare per i procedimenti d'accusa della richiesta di impeachment del Capo dello Stato presentata dal M5s. Oggi si svolge, infatti, la discussione generale e gli iscritti a parlare sono 22 su 44 componenti.

Forza Italia: amarezza e sconcerto
«Tutto questo - proseguono Brunetta e Romani di Forza Italia - non può non destare in noi e in ogni sincero democratico forti dubbi sul modo di intendere l'altissima funzione di Presidente della Repubblica da parte di Giorgio Napolitano. Ci domandiamo se sia rispettoso della Costituzione e del voto degli italiani preordinare un governo che stravolgeva il responso delle urne, quando la bufera dello spread doveva ancora abbattersi sul nostro Paese. Chiediamo al Capo dello Stato di condurre innanzitutto verso i propri comportamenti un'operazione verità. Non nascondiamo amarezza e sconcerto, mentre attendiamo urgenti chiarimenti e convincenti spiegazioni».

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