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Questo articolo è stato pubblicato il 11 febbraio 2014 alle ore 14:04.

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Prima di essere eletto Papa, scrive Le Figaro, Ratzinger aveva confidato a Monsignor Pasquale Macchi, ex segretario di Paolo VI, un papa che pure aveva pensato di dimettersi: "Ecco una cosa molto saggia che ogni papa dovrebbe fare".
Secondo Le Figaro, è certo che Benedetto XVI non se ne è andato sotto la pressione del caso Vatileaks. Anzi, il lento svolgersi della crisi ha perfino ritardato l'annuncio della sua partenza. La decisione è stata presa nel corso del 2012, quando ha avuto vari episodi di malessere e l'avviso medico di non affrontare più viaggi così lunghi come quello in Messico e Brasile.

"Il Papa emerito passa i suoi giorni suonando Mozart, Beethoven e Bach al piano", titola El Mundo. E ancora: "La rinuncia di Benedetto è stato l'inizio della primavera di Francesco".
Un anno dopo, Ratzinger trascorre una "vita serena", leggendo e studiando teologia, facendo da anfitrione a visite occasionali. "Gode di una memoria formidabile", dice Tarcisio Bertone, che fu il suo braccio destro come Segretario di Stato.
Un anno fa, però, scrive El Mundo, "la Chiesa aveva toccato il fondo". Scossa dagli scandali della pedofilia e da Vatileaks, aveva "perso credibilità e autorità morale". Benedetto si è convertito in "spazzino di Dio" e "capro espiatorio" dei crimini delle mele marce del clero e ha fatto "la grande rinuncia".

Benedetto è "Il Papa che scese dalla croce" per El Pais, sottolineando che, a un anno dalla "storica rinuncia", Ratzinger "non ha imposto i suoi criteri al successore".
El Pais ricorda l'ultimo anno di "terribile agonia" di Papa Giovanni Paolo II, la foto di quando, in occasione della Pasqua 2004, visibilmente infermo, tentò di baciare la croce che il cardinale Ratzinger gli porgeva. E ricorda che nel 2010 Benedetto XVI disse al giornalista Peter Seewald che quando un papa ha coscienza di non essere più nelle capacità fisiche e mentali per poter svolgere il suo incarico "ha il diritto di rinunciare".
"Ha deciso di scendere dalla croce - conclude El Pais - prima di permettere, come il Giovanni Paolo II della fotografia, che la televisione offrisse il suo calvario in diretta".

"Benedetto XVI ritardò di molti mesi la sua rinuncia, decisa nell'estate del 2012", titola lo spagnolo Abc.es. La sua giornata è tranquilla: orazioni, studio, corrispondenza, visite, passeggiate e piano.
Il Papa emerito ha trascorso un anno "nascosto al mondo" ed è "soddisfatto e in pace", titola ancora Abc.es. Il sito spagnolo fa notare che in realtà i due papi lavorano insieme molto più di quanto appaia, e non solo per l'enciclica "Lumen Fidei". "Le grandi linee di riforma che Papa Francesco sta spingendo – tanto la povertà quanto la ‘potatura' della Curia vaticana – furono tracciate da Benedetto VXI", puntualizza Abc.es.
Non manca un titolo sul ricordo di Papa Francesco per il Papa emerito, descritto come "un uomo di grande coraggio e umiltà".

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