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Questo articolo è stato pubblicato il 13 febbraio 2014 alle ore 14:47.
L'ultima modifica è del 14 febbraio 2014 alle ore 11:39.

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Ore 17,00. Giannini (Sc): bene legislatura costituente
«La relazione di Renzi ci ha dato una risposta molto importante. Chiedevamo chiarezza al Pd e chiarezza abbiamo avuto, soprattutto sulla linea di radicale cambiamento di cui c'è bisogno», ha affermato Stefania Giannini, segretario di Scelta Civica. «Renzi ha indicato un obiettivo che per noi era e resta molto importante - ha aggiunto Giannini - che é quello della legislatura costituente. Noi siamo entrati in Parlamento per riformare il Paese e di certo non lo si può fare con un Governo a orologeria».

Ore 16,58. Governo Renzi: nuovo esecutivo con l'attuale coalizione
Per il suo «esecutivo nuovo» Matteo Renzi si rivolge alla stessa maggioranza del governo Letta. Nel dispositivo «da discutere a votare» in Direzione che il segretario ha letto in apertura del suo intervento, si dice infatti: «La Direzione Pd rileva la necessità e l'urgenza di aprire una fase nuova con un esecutivo nuovo che si ponga l'orizzonte naturale della legislatura, da condividere con l'attuale coalizione di governo e con un programma aperto alle istanze rappresentate dalle forze sociali ed economiche».

Ore 16,50. Il parroco di Renzi: si capiva che era il numero uno
Scende in piazza anche don Giovanni Sassolini, il sacerdote da cui serviva Messa il giovane Matteo Renzi, scovato da 'Un Giorno da Pecora' su Radio2. «Già da piccolo si capiva che Matteo Renzi sarebbe stato il numero uno». «Da giovane - prosegue don Giovanni - Matteo era compito, non faceva mai errori e aveva quel suo ciuffo un po' volante». È vero che era un grande imitatore? «Sì, in uno spettacolo - conferma - imitava alla perferzione Vittorio Sgarbi: ciondolava il capo qua e là, si toccava il ciuffo... Era veramente eccezionale». Don Sassolini il suo ormai ex chierichetto lo ha votato alle primarie e ora dice: «Secondo me, nemmeno lui pensava di arrivare fino a qui. Deve decidere solo lui».

Ore 16,45. Bookmaker: Renzi premier quotato a 1,20, a 1,85 un Letta bis
Dopo la relazione di Matteo Renzi alla direzione del Pd, per i bookmaker il Governo ha le ore contate. Per la sigla B2875, il premier lascerà Palazzo Chigi entro la fine dell'anno, una possibilità, riporta Agipronews, bancata a 1,30 contro il "no" a 2,63. A prendere il suo posto potrebbe essere proprio il segretario del Pd: Renzi è indicato dai bookie come prossimo presidente del Consiglio a 1,20; si sale a 1,85 invece per l'ipotesi di un "Letta-bis".

Ore 16,45. Brunetta (Fi): parlamentarizzare la crisi
«Matteo Renzi, segretario del Pd, il partito di maggioranza relativa, apre la crisi di governo», ha detto Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia. «Enrico Letta, presidente del Consiglio, espressione del Pd, partito di maggioranza relativa, si presenti in Parlamento per un doveroso chiarimento davanti alla sua maggioranza, davanti allôopposizione e davanti al Paese. No - insiste - ad una crisi extraparlamentare. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, non lo può e non lo deve consentire. Il Capo dello Stato garantisca che la crisi abbia come sede il Parlamento e non solo un partito, il Partito democratico».

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