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Questo articolo è stato pubblicato il 13 febbraio 2014 alle ore 14:47.
L'ultima modifica è del 14 febbraio 2014 alle ore 11:39.

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Ore 16,43. Speranza: documento condivisibile, ma riflessione su merito e programma
«Siamo d'accordo su questo passaggio, crediamo sia necessaria un'ulteriore riflessione sul programma e sul merito», ha detto il capogruppo del Pd alla Camera, Roberto Speranza, alla Direzione del Pd. «Oggi nella consapevolezza di una necessità e di una richiesta profonda di orientamento che arriva dai nostri siamo di fronte a un passaggio chiaro», ha detto Speranza che ha aggiunto: «La grande famiglia del Pd mette sulle sue spalle senza infingimenti la grande sfida delle riforme e del cambiamento del Paese. Questo partito è l'unico che puo' veramente provare a cambiare l'Italia».

Ore 16,39. Civati: Letta sfiduciato è una via di mezzo fra prima Repubblica e Shining
«Personalmente sono molto a disagio. Una cosa che non accetto é che si parli di scelta obbligata: é una scelta politica fino in fondo quella di sfiduciare Enrico Letta», ha detto Pippo Civati alla direzione del Pd. «Non capisco perché sostituendo il premier con la stessa maggioranza le cose dovrebbero cambiare. E poi, come diceva il grande poeta, 'il modo ancor m'offende'. Potevamo farla in modo diverso. È invece é successa una via di mezzo tra la prima Repubblica e Shining». Civati conclude: «io mi dichiaro contrario a questa scelta».

Ore 16,30. Ricci: è previsto un voto finale
«È previsto voto finale» alla direzione del Pd. Lo ha scritto su twitter Matteo Ricci, vicepresidente del Pd che oggi presiede la direzione in corso.

Ore 16,25. Claudio Burlando: si voti
Claudio Burlando, presidente della Giunta regionale della Liguria, ha chiesto invece di votare al termine della direzione del Pd. «Mi rendo conto che per Matteo può essere un rischio, ma credo che bisogna cambiare in fretta. Abbiamo perso troppo tempo a tappare i buchi della crisi, giocando in difesa invece che in attacco, un altro anno così non ce lo possiamo permettere». Burlando ha ricordato le grandi difficoltà dell'industria e le mancanze del Governo nell'affrontarle.

Ore 16,22. Gentiloni: bivio alle spalle. Cambiare è strada obbligata
«Credo che la strada stretta e in salita che abbiamo davanti sia diventata una strada obbligata e che il bivio di cui parlava il segretario lo abbiamo già alle spalle», ha detto Paolo Gentiloni nel suo intervento alla direzione del Pd. «Troppo il rischio di uno stallo, di essere senza un governo in grado di cambiare rotta e forse persino senza una nuova legge elettorale», ha spiegato. «Abbiamo davanti un'unica possibilità: il cambiamento. Per andare avanti, senza screditare il lavoro fatto in questi mesi», ha chiarito. «Rispettiamo l'esito del congresso e prendiamo atto della volontà del segretario», ha sottolineato, «il nostro contributo non mancherà».

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