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Questo articolo è stato pubblicato il 20 febbraio 2014 alle ore 15:52.
L'ultima modifica è del 20 febbraio 2014 alle ore 21:12.

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Il no di Scelta civica
Sull'emendamento Scelta civica si è astenuta (in Senato equivale a voto contrario) in commissione, in disaccordo sulla questione delle partecipate del Comune di Roma, come riferisce Linda Lanzillotta. Il disaccordo, spiega la senatrice di Sc, riguarda il fatto che la dismissione o messa in liquidazione delle partecipate che non svolgono servizi pubblici avvenga «ove necessario per il riequilibrio finanziario del Comune». Per Lanzillotta queste società sono «carrozzoni che è indispensabile smantellare per il risanamento del Comune». Il firmatario dell'emendamento, Giorgio Santini (Pd), difende la nuova versione dell'emendamento spiegando che la riformulazione prevede che, nel caso in cui si verifichi che effettivamente tali società sono da liquidare o dismettere, questo avverrà.

Ok unanime Senato a norma M5S su affitti d'oro
Con 201 voti a favore e 2 soli voti contrari l'assemblea del Senato ha approvato un emendamento presentato a prima firma Barbara Lezzi del Movimento 5 Stelle sul recesso delle amministrazioni pubbliche e degli organi istituzionali dai contratti dei cosiddetti "affitti d'oro" (a partire dai palazzi Marini a piazza San Salvistro, sede degli uffici di molti deputati). Il via libera è giunto dopo il parere favorevole della relatrice, Magda Zanoni del Pd, la quale ha spiegato che l'emendamento non cambia la sostanza ed è «accoglibile» in quanto «mira a eliminare i sospetti che dietro il diniego di parere favorevole potessero nascondersi chissà quali altri motivi». L'emendamento approvato prevede che gli enti possano comunicare entro il prossimo 30 giugno «il preavviso di recesso» dai contratti di locazione e che quest'ultimo è «perfezionato decorsi 180 giorni». La norma esistente prevedeva la facoltà di recedere entro il termine di fine giugno mentre i 180 giorni sono riferiti al termine di preavviso per l'esercizio del diritto di recesso. Per M5S la norma originaria non sarebbe stata applicabile nei fatti.

Via libera a comitato ministri per timing privatizzazioni
Spetterà a un Comitato di ministri presieduto dal presidente del Consiglio «la definizione e il coordinamento temporale dei programmi di dismissione di partecipazioni» nelle società pubbliche. Lo prevede un emendamento al Dl sugli Enti locali approvato dall'Aula del Senato (e che aveva già ricevuto disco verde in Commissione). La norma "recupera" le misure che erano state introdotte nel precedente decreto legge salva-Roma non convertito alla fine dello scorso anno. Nel Comitato siedono i ministri dell'Economia, dello Sviluppo economico e i Ministri competenti per materia.

Ok anticipo di 3 mesi a stabilizzazione precari regionali
Un altro emendamento approvato in Aula del Senato anticipa al 30 aprile 2014 la stabilizzazione dei lavoratori precari in forza alle Amministrazioni regionali. A beneficiare del provvedimento saranno i dipendenti a tempo determinato delle Regioni, che hanno già lavorato per almeno 36 mesi, nell'arco degli ultimi cinque anni, in quelle Amministrazioni che alla data del 31 dicembre 2012 non si trovavano in situazioni di eccedenza di personale. Se il provvedimento non sara' modificato alla Camera, i lavoratori saranno assunti con tre mesi di anticipo, rispetto alla scadenza inizialmente prevista per il primo luglio 2014.

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