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Questo articolo è stato pubblicato il 20 febbraio 2014 alle ore 09:51.
L'ultima modifica è del 02 marzo 2014 alle ore 11:13.

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I civatiani: realistica ipotesi di creare gruppo Nuovo centro sinistra con Sel
Mentre il rebus del nuovo Governo Renzi sembra avviato a soluzione dopo una intensa giornata di vertici notturni e tavoli di maggioranza, nel partito del premier incaricato si fa sempre più spazio l'ipotesi di una "fronda" della minoranza civatiana. «Uscire dal Pd è solo un'ipotesi», spiega oggi a Radio 24 il senatore Corradino Mineo, rispondendo alla domanda se fosse vero che Civati non darebbe per scontata la fiducia, da parte del suo gruppo, a Renzi. Ma è realistica l'ipotesi «di creare il Nuovo Centrosinistra con noi civatiani, Sel e alcuni esponenti dei 5 Stelle. Vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni, ma l'ipotesi di un Nuovo Centrosinistra sarebbe una novità molto positiva perché rappresenterebbe un contraltare al Ncd e al freno inserito».

Di Maggio (PI): Al Senato renzi senza i numeri, nostri voti non scontati
Di pari passo all'ottimismo di Renzi, crescono nelle ultime ore anche i pessimisti sulle sue chances di mandare in porto un nuovo Governo,. Parlando a SkyTg24 il vicepresidente del gruppo Popolari per l'Italia, Tito Di Maggio, pronostica un esecutivo Renzi senza i numeri necessari, almeno al Senato . «Renzi ragiona con la disponibilità di tutti i gruppi - ha sottolineato - ma noi stamattina abbiamo avuto un nostro incontro per ragionare su quanto successo alla riunione di maggioranza di ieri e ci siamo resi conto che la nostra disponibilità non è così scontata». «Se Renzi pensa di riproporre la maggioranza del governo Letta - ha insistito Di Maggio - i nostri voti (12 senatori, ndr) non sono scontati».

Delrio: non ci sono trattive in corso con Ncd. Schifani: senza accordo sul programma non parliamo di ministri
«Non c'è nessuna trattativa in corso con l'Ncd, stiamo chiacchierando per trovare una sintesi», spiegava ieri pomeriggio Delrio. «Senza accordo sul programma non parliamo di ministri», ha twittato in serata Renato Schifani. Insomma se ore saranno fino alla nascita del nuovo governo, come ha promesso Renzi, saranno comunque ore agitate. Fra i due partiti, infatti, c'è tensione. Il nodo sarebbe quello del Viminale e, dunque, del ruolo di Angelino Alfano. In Transatlantico si dice che al leader Ncd sarebbe stato offerto un ministero di peso, ma non l'Interno. Sarebbero invece confermati i nomi di Maurizio Lupi e Beatrice Lorenzin.

Popolari: Renzi chiarisca su perimetro e durata coalizione
Sempre ieri, perplessità sono state espresse anche da altri partiti. L'assemblea congiunta dei gruppi parlamentari dei Popolari Per l'Italia ha espresso «preoccupazione» per lo stallo e ha chiesto a Renzi «di chiarire la natura, il perimetro e la proiezione temporale della coalizione di governo». Il documento finale ritiene anche «necessario che ci sia una sola maggioranza che formuli una sua proposta politica per le riforme istituzionali aperta poi al contributo di tutte le altre forze politiche».

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