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Questo articolo è stato pubblicato il 24 febbraio 2014 alle ore 13:38.
L'ultima modifica è del 25 febbraio 2014 alle ore 07:49.

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Ore 22,46. Ferrara (Gal): no fiducia politica
«Signor presidente, noi non le neghiamo la nostra fiducia personale, ma politica». Lo ha detto nell'aula del Senato Mario Ferrara, capogruppo di Gal, nelle dichiarazioni di voto sulla fiducia. «Lei ha detto - ha affermato Ferrara - che il suo è un governo politico, e noi aggiungiamo che è di centro-sinistra. E noi non lo siamo».

Ore 22,44. Susta (Sc): sì a fiducia
Scelta civica voterà la fiducia al governo di Matteo Renzi sulla scorta di "un'intransigente volontà riformatrice». Lo ha detto Gianluca Susta, presidente dei senatori Sc, in dichiarazione di voto finale per la fiducia a palazzo Madama. Susta ha avvertito che «la maggioranza non deve essere altro che una: non si ricorra alle furbizie delle maggioranze variabili».

Ore 22,21. Renzi: prossima settimana Italicum in discussione alla Camera
«La prossima settimana Italicum in discussione alla Camera». Lo ha detto il premier Matteo Renzi nella replica al Senato. «Nelle prossime settimane verificheremo se gli impegni che ci siamo dati saranno rispettati o no», ha aggiunto Renzi a proposito della riforma della legge elettorale.

Ore 22,20. Renzi cita Pertini: Paese vuole esempi e non prediche
Matteo Renzi replicando alle critiche ricevute al termine del discorso con cui ha chiesto la fiducia ha citato le parole di Sandro Pertini. «I giovani non hanno bisogno di prediche, ma di esempi di onestà, di coerenza e di altruismo». Un monito pronunciato dal presidente Pertini durante il suo primo discorso al Paese, ma ancora molto attuale per Renzi: «Fuori da qui non c'è bisogno di grandi discorsi, le persone che vi guardano non hanno bisogno di discorsi o di prediche. È l'invito che faccio al governo e al Senato».

Ore 22,19. Renzi: non operazione lifting, confermo obiettivo 2018
«Questa non è un'operazione di lifting o di potere. Se fosse un'operazione di potere, non scommetteremmo tutto noi stessi». Così il premier Matteo Renzi nella replica al Senato. «Non ci siamo dati una tempistica da calende greche: abbiamo detto che l'obiettivo è il 2018 e lo confermiamo»

Ore 22,17. Renzi: si rispetta Napolitano realizzando le riforme
Renzi ricorda di aver provato «un sentimento di autentica vergogna per il fatto che la classe politica incapace di individuare in modo condiviso una successione al presidente della Repubblica che aveva richiesto di non essere richiamato, sia stata costretta ad andare a chiedere un reale sacrificio personale e politico» a Giorgio Napolitano. «L'unico modo di rispettare la stradordinaria figura di Giorgio Napolitano è realizzare il processo di riforme che - afferma Renzi - è una priorità per l'intero sistema paese».

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