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Questo articolo è stato pubblicato il 25 febbraio 2014 alle ore 09:53.
L'ultima modifica è del 25 febbraio 2014 alle ore 23:40.

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Ore 19,08. Brunetta: governo faccia riforme, poi al voto
«Non si governa grazie a un premio di maggioranza costituzionalmente usurpato, non si governa fino al 2018, ma solo il tempo di fare le riforme delle regole elettorali e istituzionali e poi si va al voto». Lo ha detto Renato Brunetta intervenendo in Aula per le dichiarazioni di voto, annunciando voto contrario di Forza Italia sulla fiducia al governo Renzi perché nasce da un «colpo di palazzo», mentre la fiducia «è quella che si ottiene dal popolo».

Ore 18,57. Cicchitto (Ncd): sì a fiducia, impegno per riforme-crescita
Da Ncd sì alla fiducia al governo Renzi per un comune «impegno volto a innovare profondamente la società italiana» per riscattare «il nostro sistema istituzionale» e per realizzare le improcrastinabili «riforme» in vista anche della «ripresa della crescita economica nel nostro paese». Così Fabrizio Cicchitto nella sua dichiarazione di voto in Aula alla Camera.

Ore 18,04. Bersani: da domani misuriamo spread parole-fatti
«Per come si è svolta questa vicenda e per come il presidente del Consiglio ha interpretato questo voto di fiducia, da domani gli italiani vorranno misurare lo spread tra parole e fatti». Lo ha detto Pier Luigi Bersani lasciando l'aula di Montecitorio.

Ore 17,50. Bersani: mio dovere abbracciare Letta e votare fiducia
«Io sono qui per fare il mio doppio dovere: votare la fiducia e abbracciare Enrico Letta». Lo ha detto Pier Luigi Bersani uscendo dall'aula di Montecitorio dopo l'intervento del presidente del Consiglio, Matteo Renzi.

Ore 17,38. Renzi: delega fiscale sarà strumento per abbassare tasse
«La delega fiscale che noi utilizzeremo e che ci sarà affidata diventerà in prospettiva lo strumento per abbassare le tasse». Lo dice il premier Matteo Renzi nel suo discorso programmatico alla Camera.

Ore 17,37. Renzi: più donne manager al vertice di aziende pubbliche
«Penso che il governo possa prendere un impegno serio in quest'aula, le aziende pubbliche devono vedere anche nelle posizioni apicali le donne mananger competenti, al di là delle idee politiche che si sono affermate e sono pezzi della classe dirigente del paese». Lo dice il premier Matteo Renzi, nell'aula della Camera in sede di replica.

Ore 17,34. Renzi: cercheremo risolvere rapidamente vicenda marò
Rispetto ai «fucilieri di marina trattenuti in India il loro senso dell'onore richiede da parte del nostro governo un identico senso dell'onore che non mancherà nel tentativo di risolvere rapidamente la vicenda». Così il premier Matteo Renzi nella replica in Aula alla Camera.

Ore 17,28. Renzi: emergenza occupazione, serve rivoluzionare normativa
«C'è un'emergenza occupazionale, il dato del 12,6 per cento di disoccupazione non è solo un numero. A queste esigenze si risponde con il coraggio di rivoluzionare il sistema economico e normativo del paese». Lo dice Matteo Renzi nel suo intervento alla Camera.

Ore 17,27. Renzi: doppia cifra cuneo era in miliardi non in percentuale
«La riduzione a doppia cifra del cuneo fiscale era in miliardi non in percentuale». Così il premier Matteo Renzi all'aula della Camera. «Se riduco di 10 miliardi la pressione fiscale non credo possa arrivare un sorrisino» ha affermato Renzi rispondendo a una brusio di derisione che giungeva dall'emiciclo.

Ore 17,26. Renzi: sblocco totale debiti Pa deve essere uno shock
«Lo sblocco totale dei debiti della Pa deve costituire uno shock, come é accaduto in Spagnà. Lo dice il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, replicando in Aula alla Camera.

Ore 17,22. Renzi: Letta ha fatto molto per risolvere nodi
Non si deve «arrivare in Ue con la stessa piattaforma di questioni aperte che gli ultimi governi hanno cercato di iniziare a risolvere» e «in particolar modo il governo Letta ha investito molto in questo, lo dico in modo chiaro ed inequivoco». Lo dice il premier Matteo Renzi alla Camera.

Ore 17,21. Renzi: stabilità scuole più importante stabilità conti
Serve una «gigantesca battaglia perché la stabilità della sicurezza scolastica sia più importante della stabilità dei conti. È un fatto di credibilità e dignità». Lo ha detto il premier Matteo Renzi in aula alla Camera

Ore 17,15. Non vogliamo Ue che dà linea a Italia
«L'Europa oggi non dà speranza perché abbiamo lasciato che il dibattito sull'Europa fosse solo virgole e percentuali. Noi vogliamo un'Europa dove l'Italia non va a prendere la linea per sapere che cosa fare, ma dà un contributo fondamentale, perché senza l'Italia non c'è l'Europa». Lo dice Matteo Renzi nella sua replica alla Camera

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