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Questo articolo è stato pubblicato il 04 marzo 2014 alle ore 15:29.
L'ultima modifica è del 04 marzo 2014 alle ore 21:13.

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Gli immobili della Santa Sede che non pagheranno la Tasi

Gli immobili della Santa Sede riconosciuti dai Patti Lateranensi non pagheranno la nuova Tasi. E' quanto si legge nell'art.4 della bozza del dl Salva Roma, nel quale non c'è altro riferimento sugli edifici della Chiesa. Si va dalla Basilica di Santa Maria Maggiore all'Università Gregoriana, dal Palazzo della Cancelleria, dove ci sono gli uffici della Rota, alla Basilica di San Paolo. Fuori da Roma, esentato dalla tassa anche il Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, la residenza estiva dei Papi. Nei giorni scorsi Palazzo Chigi ha chiarito in una nota che "si tratta di una norma attuativa della norma programmatica già presente nella legge di ratifica dei Patti lateranensi. Norma che riguarda soltanto 25 immobili e che non incide per nulla sul regime impositivo attualmente in vigore per altri beni immobili ecclesiastici». Bisognerà invece attendere i dettagli del provvedimento che verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale in serata per conoscere il regime impositivo degli altri immobili della Chiesa.

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