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Questo articolo è stato pubblicato il 12 marzo 2014 alle ore 17:02.
L'ultima modifica è del 13 marzo 2014 alle ore 15:49.

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Una delega per il Jobs act e 600 mln per i ricercatori
Nella lunga carrellate delle misure approvate dal Consiglio dei ministri Renzi ha citato poi il Jobs act, sotto forma di disegno di legge delega «per riorganizzare l'intero sistema del lavoro. Sarà il Parlamento a valutare: c'è l'assegno universale di disoccupazione, il salario minimo, la tutela per le donne in maternità...». «L'importante è fare veloci», ha concluso Renzi. Passando ad altro, Renzi ha annunciato poi lo stanziamento di «600 milioni di euro per l'aumento del credito di imposta per i ricercatori. L'obiettivo è creare da qui al 2018 centomila posti di lavoro nella ricerca».

Dl lavoro, contratto a termine valido al massimo 3 anni, senza causale
Ma le novità per il mondo del lavoro non si fermano al varo del ddl delega per il cosiddetto jobs act. I contratti a termine e l'apprendistato verranno rivisti con un decreto, ha aggiunto infatti il presidente del Consiglio: «Con il decreto attuiamo una semplificazione rispetto a due strumenti della Fornero che vengono non dico smontati ma molto semplificati. Il contratto a termine potrà valere al massimo per 3 anni, applicabile senza causale, con il limite del 20% massimo sul totale dei lavoratori. E poi l'apprendistato: doveva essere agevolato, è stato reso più difficile, lo semplifichiamo».

Irap, taglio finanziato con tassazione su rendite finanziarie
«Dal primo di maggio ci sarà anche un'operazione sull'Irap che si finanzia con l'aumento della tassazione sulle rendite finanziarie, non si toccano i titoli di Stato, ma la tassazione sulle rendite finanziarie passerà dal 20 al 26% per 2,6 miliardi e si riduce l'Irap del 10% alle aziende private per 2,4 miliardi», ha annunciato ancora il premier. Il presidente del Consiglio ha assicurato che, come il taglio dell'Irpef, anche lo sgravio Irap ha una totale copertura finanziaria. L'operazione del taglio dell'Irap è da considerarsi extra rispetto al taglio dell'Irpef da 10 miliardi.

Energia, dal 1° maggio bollette Pmi giù del 10%
Un'altra novità riguarda la bolletta energetica delle piccole e medie imprese, che dal primo maggio 2014 calerà del 10%. Renzi ha spiegato che il costo dell'energia per le Pmi «verrà ridotto del 10% attraverso una rimodulazione dei contributi del paniere della bolletta energetica».

Debiti Pa, entro luglio 2014 sbloccati 68 mld
Riferendosi al pagamento dei debiti arretrati della Pa, il premier ha ricordato come «22 miliardi sono stati già pagati dai governi precedenti», e promette «entro luglio» lo sblocco di 68 miliardi» in totale. «Il che comporta - ha sottolineato poi Renzi - che immediatamente immetto liquidità del sistema ma anche un effetto di maggiore gettito fiscale». Inoltre «è un segnale forte e chiaro che lo Stato rispetta i patti, e che l'Italia rispetta le indicazioni europee sui temi di pagamento».

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